“Subito chiarimenti o sarà guerra. Basta con la politica che gioca con i voti dei cacciatori”, esordisce così la lettera inviata alla Regione Toscana da Vincenzo Tonigiani, presidente di Coldiretti Massa Carrara, indignato per la mancata considerazione dell'emergenza cinghiali nella lunigiana.
Il riferimento è a quanto scritto dalla Provincia di Massa Carrara, incaricata di redigere un documento riassuntivo sul problema dei danni provocati dagli ungulati sul territorio e sull'agricoltura, poi presentato alla Conferenza regionale sulla caccia di Arezzo in cui si legge: “Nella provincia di Massa Carrara non esistono particolari criticità locali in ordine a danni causati dagli ungulati, in particolare della specie cinghiale. Ad oggi – scrive – non sono previsti interventi straordinari programmati nel prossimo futuro in riferimento al problema”.
Ora l'organizzazione agricola locale, che contesta tali affermazioni in quanto non troverebbero riscontro "in quanto fatto e detto negli ultimi mesi" e soprattutto con la realtà dei fatti, minaccia di liberare i cinghiali della Lunigiana proprio a Palazzo Ducale, la sede della Provincia di Massa. “Probabilmente – dichiara Tonigiani - abbiamo subito pensato, chi ha redatto quel documento non abita in Lunigiana, o non ha mai visto un cinghiale. Siccome sappiamo che così non è, ci chiediamo se c’è o se ci fa; in entrambi i casi ci preoccupiamo perché non capiamo dove sia stato in tutti questi mesi nei quali il problema è stato più volte evidenziato e riconosciuto dagli stessi cacciatori. Oppure – si chiede - se dietro non si nascondano logiche perverse o cattivi consiglieri”.
“Chiediamo una risposta a questo punto doverosa – conclude Tonigiani - e non solo verbale sulla reale intenzione della amministrazione provinciale di affrontare, e provare a risolvere il problema visto che lo stesso presidente Regionale Martini, nella conferenza sulla caccia, ha dichiarato che in Toscana esiste una calamità chiamata cinghiale. Chiediamo infine che venga rettificato lo scarno comunicato mandato alla Regione Toscana”.