Candidato in Liguria al Senato con la Lega, di cui è responsabile del Dipartimento Caccia, Francesco Bruzzone sulla sua pagina facebook pubblica un video in cui spiega quali saranno le sue battaglie qualora fosse eletto.
"Al Senato - dice - porterò le istanze dei cacciatori partendo dal fatto che c'è bisogno di rivedere qualcosa nella Legge nazionale. La norma va rivista e adeguata in relazione al numero dei cacciatori ma anche ai cambiamenti ambientali. E' cambiata la presenza della fauna, quella degli ungulati è aumentata in modo esagerato". Per Bruzzone bisogna anzitutto risolvere la questione del controllo faunistico. "Quando i danni sono troppi bisogna intervenire e meglio dei cacciatori non lo può fare nessuno" dice.
"Dobbiamo alzare la testa - continua Bruzzone -. In Italia riguardo alla migratoria abbiamo le norme più restrittive che esistono in Europa. Per esempio le date di chiusura della caccia in Francia sono completamente diverse". Vanno poi riviste le giornate di silenzio venatorio. "Aumentare il numero delle giornate può essere positivo per ridurre la pressione venatoria" e le opzioni di caccia "una previsione anacronistica", secondo Bruzzone. Occorre poi "alleggerire e migliorare Ispra che si sta comportando in modo eccessivametne difforme agli altri istituti scientifici europei. Non è possibile - argomenta Bruzzone - che in Italia certe specie migratorie abbiano un mese e mezzo - due mesi di anticipo rispetto alla fase di riproduzione".
E' necessario poi fare chiarezza sulle deroghe. "Sono previste dalla legge e dalla direttiva comunitaria ma in Italia non si applicano per motivazioni politiche". Le forme di cacce tradizionali devono essere mantenute, i roccoli vanno difesi. Infine anche il sistema sanzionatorio va rivisto. "Determinate infrazioni penali per reati minimali sono anacronistiche. La vera delinquenza nel paese è punita in modo più leggero rispetto a certe belinate dei cacciatori".