Il Presidente di Cpa Sardegna, Marco Efisio Pisanu, aggiorna constantemente i cacciatori sardi delle attività intraprese a difesa della categoria. Negli ultimi giorni ha reso noto che è stata fissata la data dell'udienza (12 Aprile), presso il Tribunale di Oristano in merito ad alcune presunte diffamazioni rivolte ai cacciatori.
"Di per sé é giá un passo avanti - scrive Pisanu - poiché mai prima d'ora era stata presentata e accolta una denuncia contro chi offende i Cacciatori". "Voglio ricordare che in prima istanza fu proposta l'archiviazione della querela, poi dopo l'opposizione presentata dall'Avvocato Robert Sanna, è stata fissata l'udienza" precisa.
Una vicenda che si trascina da un anno. Era infatti l'inizio di febbraio del 2017 quando, a seguito della scomparsa di alcun rari pappagalli (Ara), il proprietario di un resort turistico ha pubblicato alcuni post su facebook in cui, senza prova alcuna, accusava i cacciatori di averli uccisi.
"Stranamente non sono rientrati in uno giorno di caccia” scriveva GM, il quale aggiungeva: "Se li hanno sparati è un segno di inciviltà. Sparare ad animali così, significa essere bestie di infima categoria". Il proprietario dei pappagalli aveva anche promesso una ricompensa: "dimostrerò con i fatti la mia riconoscenza e darò inoltre una ricompensa a chiunque mi aiuterà in questa ricerca per poterli ritrovare o per permettermi di rintracciare chi li avesse uccisi dal momento che sono scomparsi in un giorno di caccia".
Purtroppo, come sappiamo, difficilmente si arriverà ad una condanna. Per la giurisprudenza il reato di diffamazione è tale se rivolto a persone specifiche, non ad una categoria generica. Ma un effetto positivo potrebbe esserci. Il fatto che questa storia sia finita in giudizio, potrebbe portare le persone ad una maggiore cautela nell'esporre le proprie esternazioni contro i cacciatori.