Roberto Baggio non ha mai nascosto la sua passione per la caccia. Ne va fiero e non ha certo nulla da nascondere. Negli anni si è prestato a diverse iniziative a difesa della categoria, ha rilasciato interviste spiegando ai tanti fans il suo punto di vista, assolutamente in linea con il rispetto per la natura che lo lega alla religione buddista.
Per lui quindi il suo rapporto con la caccia è una questione molto seria. Ecco perchè ha deciso di querelare per diffamazione il leader di 100% animalisti, Paolo Mocavero, che lo aveva insultato pubblicamente. I fatti risalgono al 2015: mentre il divin codino, cacciatore, si apprestava ad entrare alla Fiera di Vicenza Hit, Mocavero e i suoi hanno sbraitato insulti e minacce al calciatore.
In seguito il leader animalista ha pubblicato il video della contestazione e ribadito il concetto: “Roberto Baggio ha il coraggio di definirsi "buddista" (probabilmente, visto il suo livello culturale, non conosce il significato della parola) ed esercita la caccia, andando anche all'estero con i famigerati viaggi della morte”.
Lunedì scorso, a sorpresa di tutti, Baggio si è presentato all'udienza in Tribunale a Padova. Le cronache locali riferiscono che il Pallone d'oro ed ex numero 10 della nazionale è arrivato con il sorriso a Palazzo di Giustizia, e si è prestato a fotografie e autografi. La prossima udienza è fissata per il 18 giugno.