“E’ stato accolto l’esposto di cinque associazioni per la tutela di fauna e ambiente (Lac, Lav, Lipu, Enpa, Wwf): contestiamo gravi illegittimità in materia di tutela e gestione della fauna". Lo dice in una nota la Lac in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri, del 22 febbraio, di impugnare alla Corte Costituzionale alcuni articoli della legge regionale della Liguria n. 29/2017.
Riguardo alle disposizioni impugnate la Lac argomenta: "E’ reato commercializzare in sagre e manifestazioni gastronomiche la selvaggina abbattuta a caccia (ossia quella non proveniente da allevamenti), e pertanto la Regione non può aggirare (come ha fatto a fine 2017) tale divieto consentendo comportamenti che in tutta Italia sono penalmente sanzionati; le norme nazionali mirano infatti ad evitare che fenomeni di lucro contribuiscano ad impoverire il patrimonio faunistico, anche per esemplari morti appartenenti a specie cacciabiili; Per il controllo faunistico nei periodi e nelle zone di divieto di caccia la Regione non può avvalersi di cacciatori privati a qualunque titolo, dato che tale funzione è competenza esclusiva degli agenti pubblici di vigilanza venatoria; peraltro la Corte Costituzionale aveva già censurato la Regione Liguria (così come Veneto e Friuli) lo scorso giugno per una disposizione assai simile; del resto la Regione Liguria aveva scelto di assorbire (nel gennaio 207) solo 20 su complessivi 80 degli ex agenti di polizia provinciale, col disastroso risultato di picconare la vigilanza nel territorio rurale”.