Il rapporto Ispra per la specie coturnice definisce uno stato di conservazione sfavorevole, per cui attribuisce la categoria SPEC 2, che sta ad indicare un declino moderato ma continuo. In Europa il rapporto stima 78 mila coppie, la consistenza della popolazione è calata in maniera importante tra il 1970 e il 1990, nel decennio successivo popolazioni presenti in paesi come Macedonia e Grecia hanno conosciuto un certo incremento ma nel resto dell'areale europeo si sono registrate decrescite demografiche. In Italia la coturnice è diffusa nell'arco alpino e in alcune zone appenniniche, in particolare si ha la specie Alectoris graeca saxatilis nelle Alpi, la sottospecie Alectoris graeca orlandoi nell'appennino e quella Alectoris graeca whitakeri in Sicilia.
Le popolazioni italiane di coturnice – dice il rapporto Ispra - possono essere definite complessivamente vulnerabili e localmente minacciate a partire dalla seconda metà del XX secolo si è assistito ad un progressivo decremento numerico e ad una contrazione dell'areale di popolamento. La specie ha infatti risentito più di altre l'abbandono delle coltivazioni tradizionali di altitudine, la riduzione dei pascoli e delle superfici a prato.
Anche per la specie Pernice rossa il rapporto parla di declino moderato e continuo. Anche se la popolazione europea è stimata in due milioni di coppie, il rapporto Ispra parla di un evidente declino tra il 1970 e il 1990. Stabile in Italia e Portogallo, la popolazione è scesa nella maggior parte dell'areale europeo, con una contrazione superiore al 10 per cento. In Italia la specie è diffusa su entrambi i versanti dell'Appennino settentrionale dal Piemonte all'Emilia Romagna con piccoli nuclei in Toscana, Umbria e Lazio.
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