In Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore regionale alla Caccia, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha deliberato di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni.
Con lo stesso provvedimento è stato dato atto che i criteri adottati con la presente deliberazione sostituiscono le previsioni individuate nei Piani venatori distrettuali approvati, in merito alle immissioni (pronta caccia) di fauna nella stagione venatoria, in attesa dell'aggiornamento del Piano faunistico regionale.
Come ricorda l'assessore Panontin - "La legge regionale n. 28 del 21 luglio 2017, che reca disposizioni in materia di risorse agricole, forestali e ittiche di attività venatoria, ha di fatto modificato la legge n. 6 del 6 marzo del 2008, Disposizioni per la programmazione faunistica e per l'esercizio dell'attività venatoria".
"Inserendo - precisa - la facoltà della Giunta regionale di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni. Ciò in sostituzione di quanto precedentemente previsto per la selvaggina 'pronta caccia' ".
Per questo motivo, la struttura competente in materia faunistica e venatoria ha predisposto il documento tecnico, nel quale sono state individuate le specie di selvaggina adulta proveniente da allevamento, oggetto del provvedimento, e le modalità per l'immissione e il prelievo della stessa. Criteri, sui quali il Comitato faunistico regionale si è espresso favorevolmente.