Il Consorzio armaioli Italiani di Gardone Valtrompia da alcune settimane sta tenendo delle lezioni sulla caccia e ambiente nelle scuole elementari di Gardone e Marcheno.
Per ristabilire un certo equilibrio, e mitigare la demonizzazione del cacciatore tanto di moda, si parte dalla cultura tradizional popolare delle fiabe. Attraverso il libro, “Il cacciatore in favola”, realizzato da tre cacciatori di Trento, Luca Gottardi, Patrizia Filippi e Daniela Casagrande, si portano a scuola alcune storie che riabilitano la figura del cacciatore in veste di custode della natura. Il consorzio tiene lezioni anche sulle specie che vivono sul territorio (portando alcuni esemplari imbalsamati) e sulle tante iniziative a tutela di fauna e natura.
"L’obiettivo è fare conoscere ai bimbi la realtà – spiega sul quotidiano Il Giorno il presidente del Consorzio Pierangelo Pedersoli – Ovviamente non portiamo in classe le armi. Il cacciatore crea dei giardini in montagna, pulisce sentieri e fossi, tiene in ordine i boschi. E’ una figura positiva. Non siamo né vecchi, né imbecilli. Cacciamo, è vero, ma facciamo prelievi di fauna controllati. E ci occupiamo del contenimento dei cinghiali, la cui espansione è un problema. Gli animalisti siamo noi – decreta Pedersoli – Non chi gira sotto i portici con il cane al guinzaglio e il cappottino".
Le lezioni sono molto apprezzate dagli alunni. "I bimbi ci seguono con curiosità e le mamme ci ringraziano perché valorizziamo la tradizione. E ci hanno già chiamato dalle scuole di Sarezzo, Polaveno, Lodrino". Sul quotidiano bresciano interviene anche il sindaco di Gardone, Pierangelo Lancelotti. "Capisco che per chi non vive da queste parti sia un progetto strano. Ma per noi avere a che fare con un fucile è normale. Arma fa rima con tiro al piattello e sport. La caccia purtroppo con i vincoli in vigore sta diventando di nicchia. Ci toccherà cacciare all’estero". Ovviamente la cosa non è piaciuta agli animalisti, che hanno dichiarato battaglia per far annullare le lezioni, attraverso la raccolta di firme.