Ne dà notizia la Federcaccia di Pisa: "una sentenza a dir poco storica” quella pronunciata dal Tar della Toscana il 7 febbraio 2018: "si è finalmente fatto chiarezza sulle norme relative alle competenze dei Sindaci in materia di caccia - scrive Fidc -, con particolare riferimento alla possibilità di istituire divieti di caccia mediante ordinanze".
Come sostenuto dalla Federcaccia in questo ricorso, le competenze in materia di caccia, dopo l’abrogazione delle Province, appartengono esclusivamente alle Amministrazioni regionali. "Ai sensi e per gli effetti dell’art. 33 della Legge Regionale Toscana i Sindaci hanno un potere “residuale” e limitato, legato ad esigenze straordinarie e di breve durata, con il precipuo scopo di tutelare l’incolumità pubblica mediante l’emanazione di atti amministrativi che istituiscano delle “temporanee” e circoscritte zone di divieto di caccia. Sono infatti la legge nazionale (Legge n. 157/1992 – cd. legge quadro) e le relative leggi regionali di attuazione che regolano l'attività venatoria su tutto il territorio nazionale." spiega l'associazione venatoria pisana.
Questi sono stati i motivi per cui la Federcaccia di Pisa, mediante la preziosa e impeccabile difesa tecnica dell’Avv. Francesco Bertini del Foro di Firenze, è dovuta ricorrere al TAR Toscana per tutelare i cacciatori da un moltiplicarsi di ordinanze sindacali istitutive di divieti di caccia, addirittura per l'intera stagione venatoria, emanate da molti Comuni della Provincia, sottraendo - in maniera non consentita - zone storicamente e legittimamente adibite all'attività venatoria.
"L'ordinanza sindacale oggetto del ricorso al TAR Toscana, il quale, giova ribadirlo, ha pronunciato una sentenza esemplare, oltre che fornire una interpretazione autentica della normativa, è stata quella emanata a più riprese in questi ultimi tre anni dal Sindaco di Ponsacco, che ha diramato un divieto di caccia su quasi tutto il territorio comunale, peraltro suffragato da motivazioni non contingenti" spiega ancora la Fidc di Pisa.
Federcaccia fa sapere di aver cercato in più occasioni di dialogare con l'Amministrazione Comunale al fine di trovare delle soluzioni condivise: sono state presentate delle proposte di mediazione che purtroppo non hanno portato a nessun accordo. L’Amministrazione Comunale di Ponsacco, anche nel 2017, ha evitato qualsiasi concertazione al riguardo.