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CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"


venerdì 16 marzo 2018
    

 
La Confederazione Cacciatori Toscani commenta il Report della Regione sulla gestione degli ungulati e l'applicazione della Legge Obbiettivo.

In merito al II Report diffuso dalla Regione Toscana, relativo ai risultati della Legge Obiettivo per il contenimento numerico degli ungulati e dei danni all’agricoltura da questi causati, la Confederazione Cacciatori Toscani e le Associazioni aderenti, non possono non far notare le criticità molto rilevanti del funzionamento del quadro normativo, alla luce dei dati presentati e di alcuni dati stranamente omessi. Partendo dai danni causati dalla fauna selvatica e in particolare dagli ungulati non si può sottacere il fatto che i danni del 2017 (non citati nel report Regionale) arriveranno a sfiorare o addirittura superare i 4 milioni di Euro (mai successo in 22 anni di gestione cioè da quanto la Regione Toscana nel luglio del 1996 emanò il primo regolamento Regionale di Gestione degli Ungulati).

A parte il dato sopra enunciato, che da solo dovrebbe far tremare le vene ai polsi di chiunque abbia a cuore la gestione faunistico venatoria e che rischia seriamente di far saltare il banco di gran parte degli ATC Toscani, anche dal grafico Regionale (che si ferma al 2016) è evidente il trend di crescita dei danni dal 2010 in poi con le percentuali del Capriolo sempre in costante crescita. E’ di tutta evidenza quindi che il primo parametro (danni causati da ungulati) della Legge obiettivo nei fatti, va nella direzione opposta al risultato voluto e perseguito attraverso la norma “speciale”. E’ evidente che qualcosa (forse più di qualcosa) non funziona. Se poi ci concentriamo sul secondo parametro della Legge Obiettivo (aumento dei prelievi degli ungulati) e per esempio guardiamo i numeri complessivi dei cinghiali abbattuti nel 2017, vediamo come i prelievi siano diminuiti di circa 10 mila capi (in media vuol dire circa 1.000 cinghiali in meno per Provincia).

La Legge Obiettivo, invero, si prefiggeva di ridurre le popolazioni attraverso il prelievo, non di assecondare il prelievo rispetto al trend naturale di dinamica di popolazione del cinghiale. La spiegazione della Regione: "Tale decremento è causato dalla diminuzione dei prelievi nelle aree vocate (come visto, pari al 19,6%). Tale diminuzione nell'abbattimento è stata in parte controbilanciata, da un sensibile aumento del prelievo nelle aree non vocate, pari al 25,8%": non convince. Infatti i 10 mila capi mancano all'appello complessivamente e non c’è compensazione che tenga (87.684 cinghiali nel 2017 contro i 97.090 del 2016).



Questo perché con la caccia si preleva in base alla disponibilità e quindi nel 2017 non abbiamo altro fatto che adeguarci alle minori densità di cinghiali (mentre nel 2016 i cinghiali erano in numero molto elevato) ma non abbiamo limitato la popolazione in maniera significativa tale da fare diminuire i danni (che infatti non solo non sono diminuiti ma aumentano in maniera costante e nell’ultimo anno, cioè il 2017, in maniera vertiginosa).

L’affermazione della Regione: il saldo considerato tra la diminuzione dei prelievi nelle aree vocate e l'aumento nelle aree non vocate, potrebbe indicare una possibile inversione di tendenza nella consistenza della specie; non corrisponde al vero. E’ una normale dinamica di popolazione del cinghiale: ad anni di aumento seguono anni di diminuzione, ma invertire il trend delle popolazioni e’ tutta un’altra cosa e prevede il conseguimento di tutt’altri numeri dei prelievi. E’ ormai chiaro ad esempio, che la caccia di selezione ai cervidi e in particolare quella sul capriolo così non funziona: preleviamo da 6 anni in tutta la Toscana di media solamente il 50 % del piano di abbattimento, e i danni aumentano. Nel 2010 in Regione Toscana si abbattevano 22.106 caprioli senza Legge Obiettivo: orbene nel 2016, in piena Legge Speciale sugli Ungulati, sono stati abbattuti 18.854 ossia 3.252 caprioli in meno che nel 2010 ! E’ un controsenso totale, quanto meno un ennesimo dato in controtendenza rispetto agli obiettivi della Legge.

Riguardo al controllo (art. 37 della L.R. 3/94) è poi paradossale il fatto che la Regione, invece di adoperarsi per semplificare e snellire il più possibile le tempistiche degli interventi, essa pone quali limiti a questa attività le pratiche burocratiche che lei stessa ha formulato e imposto! Inoltre l’aver strategicamente pensato che aumentando lo sforzo di caccia si potesse ridurre le popolazioni di ungulati ed i danni da esse prodotti è stata una scelta errata che ad oggi viene confermata dai fatti.

A tal riguardo, la Confederazione Cacciatori Toscani da tempo sostiene, che pur non avendo preclusioni verso lo svolgimento delle varie pratiche venatorie di prelievo, purché ben organizzate e non conflittuali tra di loro, che la vera soluzione del problema passi invece da una snella e celere applicazione dei contenimenti in art. 37 dando maggiori poteri operativi agli ATC nella valutazione e nella localizzazione degli interventi. Infine nella riunione non si è affrontato ed è pertanto rimasto insoluto il problema delle risorse degli ATC, che di fronte a questa escalation di danni, rischiano di non approvare nemmeno i bilanci preventivi.

Come intende affrontare e risolvere questo problema l’Assessorato? Non certo, come paventato, con la proroga di questa Legge Obiettivo e di questa impostazione di lavoro, almeno lo speriamo. Noi abbiamo ben chiari i limiti della Legge e i limiti di questa impostazione di lavoro, per tale motivo non faremo mancare nelle sedi opportune, come sempre abbiamo fatto, le proposte alternative e i correttivi di fondo, non sottraendoci al confronto, affinché il sistema della gestione faunistico venatoria della Regione Toscana, che vede negli ATC il perno fondamentale di funzionamento, non solo sopravviva a questa visione autoreferenziale, ma non soccomba di fronte al dilagare incontrollato delle popolazioni di ungulati e dei danni da questi causati.
 

(Confederazione Cacciatori Toscani)

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19 commenti finora...

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

I DANNI SONO INVENTATI PER LA GRAN PARTE IN SOSTITUZIONE DEI SEMPRI MINORI CONTRIBUTI PUBBLICI! A PARTE ZONE PARTICOLARI ( ZONE GALLO NERO, BRUNELLO MONTALCINO) I DANNI SONO POCHE CENTINAIA DI EURO! COME SI FA A FARE 100.000 EURO DI DANNI IN UNA COLTIVAZIONE DI GRANO? QUANTI ETTARI DEVONO ESSERE DISTRUTTI? CHI FA LEVOERIZIE? MANDIAMOLI AVVISI DI FARANZIA!! LA TRUFFA È ANCORA UN REATO IN ITALIA???

da Mario 19/03/2018 21.00

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

La C.C.T, di cui faccio parte non dovrebbe solo cavalcare il malcontento, ma analizzare a fondo il problema ungulati. Proporre recupero e utilizzo territori incolti per miglioramenti ambientali, con seminativi a perdere, realizzare studi e collaborazioni per monitorare l'incremento del Lupo, per capire il fenomeno dei raggruppamenti degli ungulati, specialmente dei cinghiali, per fronteggiare meglio le predazioni, e supporre anche che i nuovi insediamenti dei selvatici in zone "domestiche" può significare oltre alle esigenze alimentari anche la possibilità in più di sopravvivenza dagli attacchi dei lupi. Non dimentichiamo che a un branco di otto lupi servono per l'alimentazione circa trecentocinquanta ungulati all'anno...in media tre kg di carne al giorno pro capite. Da queste analisi complessive avremmo più materia per decidere e attuare interventi più razionali. Un saluto

da Rimescolo 19/03/2018 14.44

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Cinghiali, moltiplicatevi all'ennesima potenza

da W l'invasione dei cignali 19/03/2018 12.07

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Importante sarebbe analizzare le cause di così tanti danni, che quasi sempre sono causati da presenze eccessive di ungulati in territori non vocati ad alta concentrazione di colture specializzate. Ipotesi questa di raggruppamenti anche numerosi che abbandonano le macchie o le foreste sia per carenza alimentare sia per eccessiva predazione da un aumento consistente del LUPO. Ci troveremo a breve (in alcune zone già ci sono) ad affrontere il LUPO vicino alle abitazioni e alle coltivazioni intensive, ai cinghiali non retesrà che tuffarsi in mare...il meteo stesso contribuisce ad annate più o meno prolifiche per tutte le specie selvatiche, ecco quindi la necessità di una più approfondita disamina del fenomeno basato non solo sui numeri ma sulle percentuali. Un saluto

da Rimescolo 19/03/2018 9.36

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

MA STO VIRUS SI ATTACCA ANCHE A QUELLI DEL WWF E SOCI?NEL QUAL CASO E' IL BENVENUTO!

da mariolino 18/03/2018 17.55

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Ma chi verifica che i danni siano veri?

da Non mi fido 17/03/2018 9.46

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Beh...forse ora si sta' esagerando...ma il rischio di una peste,suina come avvenne negli anni 80 secondo me e' reale... Ma il pericolo per l uomo.lo vedo piu per il lupo che per il cinghiale (incidenti permettendo...)

da Springer Toscano 17/03/2018 9.40

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

mahh...

da massi 17/03/2018 7.50

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Bene utto OK, ma inutile e troppo facile criticare, è ora però di prendere seri provvedimenti perchè la cosa è seria più di quanto si pensa, non tanto per l'entità preoccupante del risarcimento danni da ungulati, con tanti soldi si sfamerebbe tanta gente indigente, quantomeno è indispensabile provvedere al contenimento di una specie, quella del cinghiale, a forte rischio epidemia. La legge che regola la caccia agli ungulati va modificata, salviamo la caccia al cinghiale, siamo in tempo, la cosa sta degenerando non si parla più di caccia ma soltanto di interessi personali, i territori assegnati alle squadre, vanno sottoposti a rotazione, inutile parlare di contenimento se poi alla base le cose non vanno per il verso giusto....... Il forte rischio che corriamo anche noi di ammalarci da virus è preoccupante, ne esistono numerose varianti che causano forme influenzali negli animali, ma uomini e maiali possono trasmettersi reciprocamente il virus H1N1. Si tratta dell'influenzavirus A-H1N1, nota anche con il nome di influenza suina. I numeri da Influnet hanno messo in luce una situazione piuttosto compromessa, dato che i ricoveri in ospedale per l'influenza del tipo A e B sono stati più di 8 milioni soltanto nel Bel Paese e a partire dal 2018, non parliamo poi dei decessi, pertanto le difese immunitarie, potrebbero risultare già compromesse.

da meditate gente meditate 17/03/2018 0.34

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Le risorse degli ATC andranno sempre più diminuendo... ormai è fisiologico. Meno cacciatori per raggiunta età (dato che la maggior parte dei cacciatori è ultrasessantenne) e meno entrate, più si alzano le tasse per contrastare tale fenomeno e meno cacciatori abbiamo. Il problema va risolto alla fonte, gli ATC non sono più economicamente sostenibili così come sono adesso.

da Non batto chiodo 16/03/2018 19.49

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Occorre l'esercito.

da Poera Toscana! 16/03/2018 18.46

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

..la mia posizione è arci nota.Anzi no..abbandoniamo x sempre i "kompagni della natura"che solo ieri al tavolo della regione,arcicaccia with liberacaccia ed enalcaccia applaudivano a scena aperta l'assessorino sostenendo platealmente la legge in questione . E anche la posizione di fidc è abbastanza ambigua....leggasi il suo giornalino bimestrale con illustri interventi nonchè il comportamento di vari e variegati personaggi di spicco provinciali.Che di giorno litigano e la sera ci vanno a letto insieme....non prima (o dopo) aver fatto caccia grossa...al suide.

da massi 16/03/2018 18.29

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Non è che nei danni causati dalla fauna selvatica viene considerato anche quello dei lupi agli allevatori visto il lievitare dei rimborsi?

da calibro24 16/03/2018 18.21

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Dati impressionanti: ma attraverso la Legge 10 di riduzione degli ungulati non si dovevano ridurre i danni e di pari passo gli ungulati? A vedere i risultati sembra che si sia ottenuto il contrario scontentando un pò tutti, agricoltori e cacciatori. Occorre una profonda riflessione e un ripensamento, sgombrando il campo dalle idee preconcette e dai pregiudizi. Se no andiamo a sbattere e ci facciamo anche male, mi sa.

da The Hunter 16/03/2018 18.09

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Woodpigeon coadiuvandole, concordo. Anche se, reputo gli interventi, utili senza dubbio, ma da effettuarsi nelle zone dove la caccia è vietata e, solo occasionalmente, nel territorio libero.

da SPRINGER TOSCANO 16/03/2018 17.44

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Secondo me, ATC a dirimere le questioni, un controllo più efficare dei danni, cacciatori dentro i consigli dei parchi per verificare le stupidaggini e i soldi buttati di questi carrozzoni. attenti che dietro l'angolo c'è la Lega. Son dei buzzurri ma potrebbero servire per richiamarvi all'ordine. Basta con l'ambientalismo da tre soldi.

da Umberto B. 16/03/2018 17.33

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Finalmente delle considerazioni puntuali che palesano i limiti di questa legge. A mio avviso ritengo che la CCT ponga una questione importante in merito all’utilizzo dell’art. 37 che è lo strumento migliore per intervenire in maniera tempestiva laddove gli ungulati possono arrecare danni alle colture agricole; francamente non vedo nessuna conflittualità abbattimento e caccia di selezione.

da Woodpigeon 16/03/2018 17.27

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Copio e incollo.....A tal riguardo, la Confederazione Cacciatori Toscani da tempo sostiene, che pur non avendo preclusioni verso lo svolgimento delle varie pratiche venatorie di prelievo, purché ben organizzate e non conflittuali tra di loro, che la vera soluzione del problema passi invece da una snella e celere applicazione dei contenimenti in art. 37 dando maggiori poteri operativi agli ATC nella valutazione e nella localizzazione degli interventi..... CIOE' VORRESTE IMPLEMENTARE GLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO A DISCAPITO DELLA CACCIA (DI SELEZIONE E IN GIRATA)??

da springer toscano 16/03/2018 17.12

Re:CCT: "Le nostre profonde riserve vengono oggi suffragate dai fatti"

Ma....le proposte non si leggono.....

da SPRINGER TOSCANO 16/03/2018 17.07