Il Calendario Venatorio 2018 - 2019 dell'Emilia Romagna ha avuto il parere favorevole in commissione Politiche economiche. Hanno approvato il provvedimento i gruppi Pd, Si e Misto-Mdp mentre hanno espresso voto contrario il gruppo Ln e il gruppo M5s.
Le principali prescrizioni contenute nel Calendario venatorio regionale 2018/2019 riguardano: specie cacciabili, periodi di caccia, forme di caccia, giornate e orari venatori; carniere giornaliero e stagionale delle varie specie cacciabili; periodo di addestramento dei cani da caccia; misure di salvaguardia dell’ambiente agricolo e forestale; prescrizioni valide nei siti della rete Natura 2000, nelle zone umide e nelle zone costiere; forme di prelievo venatorio degli ungulati, modalità per il rilascio del tesserino venatorio.
Non emergono sostanziali modifiche rispetto al Calendario venatorio della stagione 2017/2018. Massimiliano Pompignoli (Ln) ha criticato la tempistica di approvazione del Piano faunistico venatorio, non ancora in agenda, che, a suo parere, avrebbe dovuto precedere quella del Calendario venatorio. Inoltre, per superare le criticità emerse nel corso della stagione venatoria appena conclusa, ha proposto di suddividere il Calendario venatorio regionale in due parti: una riferita all’Emilia e una concernente la Romagna. Roberto Poli (Pd) ha valutato in modo positivo l’impianto del nuovo Calendario venatorio in particolare per l’equilibrio raggiunto fra le tante istanze e i molteplici interessi, talvolta divergenti, dei soggetti interessati e dei territori coinvolti.
Anche Mirco Bagnari (Pd) ha espresso apprezzamento per il lavoro che ha portato alla stesura di un Calendario venatorio, il cui impianto risulta condiviso ed equilibrato. Inoltre, ha sollecitato la Giunta a tenere aperto un canale di ascolto dei soggetti interessati fino all’approvazione definitiva del Calendario venatorio regionale da parte di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Ciò per non precludersi, fino all’approvazione definitiva dell’atto, l’eventuale recepimento di istanze provenienti dai territori provinciali, quali, ad esempio, la richiesta di apertura anticipata della caccia al colombaccio proveniente dalle associazioni agricole del ravennate.
La presidente Serri ha proposto di tenere aperto anche dopo l’approvazione del Calendario venatorio il tavolo di confronto sugli ungulati, dato l’impatto che questi animali selvatici hanno sulle produzioni agricole. La proposta è stata caldeggiata anche da Marcella Zappaterra (Pd). Infine, Andrea Bertani (M5s) ha invitato la Giunta a utilizzare tutti gli strumenti a tutela delle coltivazioni agricole prima di valutare l’apertura anticipata della caccia a talune specie animali, come ad esempio quella al colombaccio. (Regione Emilia Romagna)