Per gli interventi in favore della fauna ferita o in difficoltà difficilmente i cacciatori assurgono agli onori delle cronache. Non perché non accada. Anzi, succede molto più spesso di quello che si pensa. Ma costringerebbe troppi a rivedere le proprie idee sul nostro mondo e così… si preferisce non dire nulla.
Un altro episodio di questo tipo ha visto protagonisti pochi giorni fa due cacciatori della sezione Federcaccia di Pescia (PT), e un capriolo. Il selvatico era rimasto imprigionato in una rete utilizzata per sostenere le piante di fagioli, coltivazione tipica – è una Igp – della zona di Sorana, nel pesciatino appunto, e come spesso accade cercando di liberarsi aveva finito per rimanere completamente avviluppato.
Italo Nardi e Aldo Maltagliati, i due cacciatori - ringraziati personalmente anche dal Presidente provinciale Fidc di Pistoia Franco Biagini - appena hanno realizzato l’accaduto e la necessità di agire subito, non hanno perso tempo e sono intervenuti con calma e padronanza della situazione liberando il capriolo dalla non facile situazione che se ulteriormente protratta avrebbe sicuramente portato a brutte conseguenze per il selvatico, facendogli riguadagnare il bosco.
Speriamo solo che l’ungulato, di cui è ricca la zona, abbia imparato la lezione e lasci stare i buonissimi, ma per lui indigesti, fagioli.