Da Anuu Migratoristi arriva l'appello ad una più attiva organizzazione tra le associazioni venatorie e gli attori del settore per migliorare l'efficacia comunicativa del mondo della caccia nei confronti dell'opinione pubblica, a cui giunge sistematicamente un'unica lettura anticaccia.
Secondo Anuu il clima avvelenato di questi giorni sulla 157 e sulla caccia “è solamente il punto d’approdo di una crisi che nasce dalla cronica incapacità delle associazioni venatorie italiane di fare un’efficace comunicazione”.
Anuu ipotizza quindi “l'istituzione di un gruppo ben coordinato” che operi in precise direzioni: “monitoraggio dei media e definizione delle relative repliche; impostazione di una documentazione divulgativa a uso del pubblico; valutazione dei “casi” dai possibili risvolti giuridici e patrocinio delle iniziative legali eventualmente connesse; perfezionamento degli strumenti informatici di comunicazione”.
Una soluzione secondo Anuu necessaria per esercitare tutto il potere d'influenza di 700 mila persone e oltre se si contano anche tutti gli annessi e i connessi. Per quanto riguarda i finanziamenti necessari potrebbero essere recuperati “dalle mille iniziative fotocopia che le associazioni conducono” oppure “lanciando una campagna di autofinanziamento: basterebbe 1 euro a cacciatore, integrati da familiari e simpatizzanti, raccolto via SMS, per strutturare un efficientissimo centro operativo di portata nazionale". Sfida lanciata. "Che ne pensano i cacciatori? E, soprattutto, che ne pensano le altre associazioni venatorie?”.