Le polemiche degli animalisti unite alle tante accuse giunte da giornali e tv, come abbiamo già visto, hanno sortito l'effetto provocare reazioni a più livelli all'interno del mondo venatorio. La Fidc provinciale di Milano propone oggi una sorta di ritorno al sindacalismo venatorio delle “Leghe dei cacciatori”, al fine di sostenere e rilanciare con forza le proposte del testo Orsi.
“Basta con i gettoni agli anticaccia negli ATC” scrive il presidente della Fidc Milano Rodolfo Grassi. Al di là delle tante parole dette “Credo sia finalmente necessario scrivere – precisa Grassi -, dandogli dignità di proposta, quali debbano essere le specie cacciabili, i tempi, i luoghi, i modi e le circostanze di caccia e cessare dialoghi – spesso autoreferenziali di chi parla per contemplarsi”. "Credo sia necessario urlare le nostre proposte - ribadisce il dirigente venatorio - e non celare il nulla dietro vocaboli che vorrebbero significare tutto ma dicono niente”.
Ripartire dalla proposta Orsi dunque che “ha dato un salutare scossone all’albero dei partiti e ad alcune associazioni ripiegate su se stesse, ed è riuscito nel miracolo di sollecitare il dialogo lasciando, da democratico autentico, tempo agli interventi e spazio alle proposte”. “Ma i progetti devono essere concreti – sottolinea Grassi - specie, tempi, modi, luoghi di caccia”. “Abbiamo diritto ad una legge seria perché ce la siamo meritata. E meritiamo anche di più in ambiente, ripopolamenti, sorveglianza, interventi accanto alla Protezione civile, sensibilizzazione alla natura e soldi versati allo Stato, alle Regioni ed agli ATC.