Sulla dibattuta questione dei danni da ungulati e sulla legge Obiettivo, continuano in Toscana i botta e risposta fra i vari "portatori d'interesse".
In particolare dopo la nota emessa da Liberacaccia Toscana, dove si ipotizzano orientamenti diversi nei rimborsi a seconda degli ATC (a Firenze e a Siena quelli più in difficoltà) in relazione a chi ha effettuato la perizia e a chi ha deliberato i rimborsi (presidenti ATC). Liberacaccia afferma, per esempio, che dove si sono registrati i maggiori danni i suddetti referenti (periti e dirigenti) fanno capo direttamente o indirettamente a Federcaccia e ad alcune associazioni agricole.
Alla critica, ribattono CCT e Federcaccia, ribadendo la coerenza nel perseguire i migliori risultati ai tavoli istituzionali, rimarcando l'azzardo delle affermazioni di Liberacaccia Toscana, e chiedendosi se quella associazione ritiene che la legge speciale abbia raggiunto i suoi obbiettivi, visto che "appena poche settimane fa aveva espresso dure critiche alla legge Remaschi", senza peraltro nel frattempo proporre soluzioni alla difficile situazione ancora in essere.