“Mi sono sempre dedicata all'addestramento cinofilo, ma quest'anno ho iniziato a praticare la caccia al cinghiale”. Ce lo scrive Giulia La Cava, neo cacciatrice 25enne di San Pietro in Guarano, un paesino ai piedi della Sila, in Calabria.
“Penso che la caccia, praticata in modo corretto, sia un'attività meravigliosa, grazie alla quale si stringono legami indissolubili sia con le persone che con i nostri amici a quattro zampe”. Questi ultimi sono la sua vera passione sin da piccola. “Essendo mio padre cacciatore, i cani di certo non mancavano. Negli ultimi anni - spiega - la mia passione mi ha portato ad allevare segugi dell'Istria e segugi della Transilvania”.
La caccia ha anche una funzione pubblica secondo Giulia. "Se praticata in modo assennato può contribuire anche a risolvere alcune problematiche dell'ambiente e della società, ad esempio può aiutare a contenere il numero degli animali selvatici che spesso e volentieri causano danni sia all'uomo che all'ecosistema in generale. Concludendo penso che la caccia sia un opportunità per stare a contatto con i miei cani e con la natura e, per quanto mi riguarda, non esiste emozione più forte di sentire le voci dei miei segugi nel bosco".