Le associazioni venatorie regionali venerdì scorso hanno incontrato a Palazzo Lombardia il neo assessore con delega alla caccia Fabio Rolfi. Si è parlato soprattutto di deroghe, come si apprende da un comunicato della Federcaccia bresciana. Per fringuello peppola e storno e per l’attivazione dei roccoli predisposte dagli uffici dell’assessorato per la Giunta al fine di avere poi il via libera per inviarle ad Ispra come prevede l’articolo 19bis della 157/92 in materia di deroghe.
Riferisce Fidc Bs: "rispetto agli anni scorsi per giustificare il prelievo alla piccola migratoria si è fatto un calcolo sulle popolazioni nidificanti in Lombardia e su questo contingente si è calcolato, stabilendolo nel 5% della mortalità naturale, il numero di esemplari catturabili, solo da appostamento fisso".
"Per quel che riguarda invece gli impianti di cattura - si legge nella nota Fidc - si è fatta una verifica tra gli allevatori autorizzati anche per la commercializzazione calcolando il numero di esemplari effettivamente immessi sul mercato. E’ emerso che i richiami allevati sono ancora largamente insufficienti a coprire le esigenze dei titolari di forma di caccia da appostamento fisso e quindi si rende necessaria l’attivazione degli impianti di cattura per poter soddisfare le richieste. Quest’anno quindi le motivazioni argomentate dall’Ufficio Caccia Regionale sono sicuramente aumentate rispetto agli scorsi anni e non possiamo che esserne soddisfatti".
"Essendo in carica da soli 10 giorni al momento della riunione - precisa Fidc - l’assessore Rolfi non ha però potuto coinvolgere anche il mondo venatorio nella ricerca di sempre maggiori motivazioni a supporto delle richieste regionali. Federcaccia Lombardia ha comunque manifestato la propria disponibilità ad ogni tipo di collaborazione, presente e futura, nel pieno rispetto dei ruoli. L’assessore ha poi informato i presenti di aver organizzato un incontro ufficiale con Ispra insieme ad alcuni parlamentari espressione del territorio, sempre in merito ad argomenti di carattere venatorio. Non ci resta che attendere il responso di Ispra, che negli anni ci ha però abituato a comunicati perfettamente sovrapponibili per non dire identici, non solo nei contenuti ma anche nel lessico e nella grammatica!".