Caccia in preapertura alla tortora, corvidi, merlo e colombaccio, periodo univoco di apertura e chiusura per gli anatidi e i limicoli (compreso fra la terza domenica di settembre ed il 31 gennaio), deroga per lo storno, abbattimento occasionale del cinghiale, allenamento cani dal primo agosto. Sono queste alcune delle proposte migliorative al Calendario Venatorio 2018 - 2019 della Regione Campania, avanzate dalle associazioni venatorie regionali Anuu, Arcicaccia, Eps e Italcaccia durante il Comitato Faunistico Venatorio del 19 aprile.
"Per la caccia alla tortora - si legge nelle argomentazioni presentate - è in via di completamento il relativo Piano d'Azione, per cui noi pensiamo che tre giornate di caccia in pre-apertura siano una buona mediazione, anche tenendo conto del parere ISPRA". Nelle medesime giornate possono essere inseriti, secondo le associazioni, anche i corvidi, il merlo ed il colombaccio. Sul moriglione, si fa presente che "è in discussine la possibilità di un Piano d'Azione nazionale per alcuni anatidi, tra i quali il moriglione, per cui andrebbero trovate, già da questo calendario venatorio, soluzioni sostenibili per tale specie".
Per i tordi si chiede la conferma del periodo di apertura e chiusura dal 1 ottobre al 31 gennaio.
Si chiede inoltre un approfondimento, ove mai possibile, sulla caccia in deroga allo storno, che secondo un calcolo delle piccole quantità, lettera c) dell'articolo 9 della direttiva, potrebbe essere fattivo anche in Regione Campania, al fine di evitare danni alle colture specializzate, con particolare riferimento ad uva ed olive.
Per quanto riguarda la caccia al cinghiale: "in forma collettiva, prevedere la tecnica di caccia in battuta (braccata o cacciarella in base al numero dei partecipanti), oltre alla tecnica di caccia in girata. Confermare la possibilità dell’abbattimento occasionale durante altre forme di caccia. Al tempo stesso, eliminare la prescrizione che non permette ai cacciatori iscritti nelle squadre per la caccia al cinghiale, di esercitare altri tipi di caccia, nelle giornate autorizzate per le battute. Resta fermo il divieto per tutti coloro che effettivamente partecipano alla battuta così come risulta dalla presenza sul registro di giornata".
Sull’addestramento ed all’allenamento dei cani si chiede di regolamentare la possibilità dell’anticipo dei 45 giorni dalla data di apertura, nel periodo compreso dal 1 agosto al 15 settembre.
Sull'orario di caccia: "Visti i continui chiarimenti che ogni anno ci pervengono, sulla corretta interpretazione dell’attitudine alla caccia in capo al cacciatore che trasporta l’arma scarica ed in custodia, si chiede di riscrivere il periodo nella maniera che segue: “L’attività venatoria può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto, ai sensi del 2° comma dell’art. 24 della L. R. 26/2012 e s.m.i., tenendo conto dell’ora legale nel periodo di vigenza (in allegato sono riportate le tabelle di previsione per alba e tramonto).” “Non costituisce esercizio venatorio la presenza sul posto di caccia, prima o dopo l’orario consentito, per attendere ai lavori preparatori di posizionamento e rimozione dell’appostamento temporaneo, sempre che l’arma sia scarica e in custodia. Non costituisce esercizio venatorio lo spostamento da o per il posto di caccia prima o dopo l’orario consentito se l’arma in possesso del cacciatore risulta scarica e in custodia”. L’attività venatoria su Beccaccia (Scolopax rusticola) potrà essere esercitata solo dalle ore 7:30 alle ore 16,00.
Di seguito il calendario proposto dalle quattro associazioni venatorie: