La Libera Caccia Toscana ha inviato le proprie proposte per il Calendario Venatorio 2018 - 2019. Proposte definite “sostenibili” in quanto "si tratta di realtà già in atto in regioni confinanti, o del centro Italia". "Il nostro intento è quello di allargare le maglie di ciò che Leggi e pareri scientifici degli Istituti consentono, e che hanno già consentito in altre regioni, al fine di migliorare notevolmente l’attuale calendario e la libertà di movimento dei cacciatori Toscani".
Nella fattispecie si propone:
1) CACCIA IN DEROGA A PICCIONE SELVATICO E TORTORA DAL COLLARE
Inserimento delle specie Piccione selvatico (Columba livia forma domestica) e Tortora dal Collare Orientale (Streptotelia decaocto). E’ ormai conclamata l’enorme espansione di queste due specie che, specialmente nel periodo di semina e raccolto producono sostanziali danni agli agricoltori, in particolar modo alle colture cerealicole come grano e girasole. Per quanto concerne il piccione selvatico si aggiungono anche i possibili rischi sanitari derivanti dal guano che viene prodotto dagli stessi piccioni nei centri abitati. La zecca del piccione (Argas reflexus) svolge infatti un ruolo importante nella trasmissione di agenti patogeni sia negli stessi piccioni che nell’uomo, nel quale può provocare gravi patologie cutanee, respiratorie, gastrointestinali fino allo shock anafilattico. Riteniamo indispensabile contenere la specie in modo da ridurre al minimo danni in agricoltura e alle persone. A sostegno della nostra richiesta si allega la documentazione completa che la Regione Marche per il secondo anno consecutivo utilizza al fine di rendere operativo il prelievo in deroga.
L’utilizzo della deroga per lettera A presuppone una stima dei danni all’agricoltura prodotti sulle colture interessate. Qualora non vi sia un database regionale aggiornato o una stima ufficiale di questi danni, si consiglia attraverso i rappresentanti del mondo agricolo presenti nei comitati ATC di chiedere, e quindi quantificare, l’importo degli stessi al fine di rendere fattibile il prelievo in oggetto.
2) PERIODO DI CACCIA 1-10 FEBBRAIO
Si chiede di valutare da Codesta Amministrazione la possibilità di estendere la caccia a Corvidi e alla specie Colombaccio nel periodo compreso tra il 1° febbraio ed il 10 febbraio come da normativa vigente. Consapevoli che per ogni singola specie non possono essere superati i tre mesi di prelievo e che le specie oggetto di preapertura debbono essere obbligatoriamente chiuse all’attività venatoria anticipatamente a seconda dei giorni usufruiti nella preapertura si propone quindi di mantenere una giornata di preapertura al primo settembre e due giornate in apertura generale ( 16 e 17 settembre) e di prevedere la chiusura dei corvidi e del colombaccio nei giorni dal 19 settembre al 29 settembre 2018 al fine così di permetterne il prelievo fino al 10 febbraio.
3) PREAPERTURA ALLA SPECIE QUAGLIA
Il Key Concepts previsto per la specie “Quaglia” consente l’inizio del prelievo della suddetta specie dalla seconda decade del mese di settembre. Si richiede quindi l’inizio del prelievo della Quaglia a partire dal giorno 12 settembre 2018.
4) LIBERTA’ DI MOVIMENTO DEL CACCIATORE NELLE 20 GIORNATE DI MOBILITA’
Trattasi di un argomento, anche questo come i precedenti, pienamente “sostenibile” in quanto questa possibilità è stata in essere per svariati anni dopo l’approvazione della L. 3/94. I cacciatori toscani che praticavano la caccia in vagante alla selvaggina MIGRATORIA con o senza uso del cane nelle 20 giornate di mobilità e che superavano le 120.000 unità, non hanno mai avuto alcun problema di sovraffollamento, né si sono mai verificati incidenti e non si capisce come oggi, col numero totale dei cacciatori Toscani almeno dimezzato, debbano stare “da appostamento” trasformando il concetto di mobilità, ben interpretato dagli Amministratori della Toscana nella creazione della legge 3/94, in giornate di “FERMEZZA” che costringono gli specialisti della caccia alla migratoria esclusivamente all’interno di un appostamento. Chiediamo quindi di togliere la dicitura “da appostamento” dalle 20 giornate di mobilità previste nell’attuale Regolamento Unico.
5) CAMBIO DI TITOLARITA’ NEGLI APPOSTAMENTI
Si richiede la possibilità di poter cambiare la titolarità degli appostamenti fissi a palmipedi e trampolieri in quelle zone specifiche dove non è più consentita col grave rischio di far decadere appostamenti storici e tradizionali. Nello specifico nelle paludi di Fucecchio e Massaciuccoli.
6) TELEPRENOTAZIONE UMBRIA-TOSCANA
Rileviamo una disparità di trattamento trai cacciatori Toscani che vogliono accedere al sistema umbro rispetto ai cacciatori Umbri che vogliono accedere in Toscana. Nello specifico, un cacciatore toscano che voglia usufruire di una giornata di mobilità venatoria deve OBBLIGATORIAMENTE teleprenotare entro le ore 12,00 del giorno precedente. Un cacciatore umbro che vuole teleprenotare per la Toscana può effettuare la prenotazione fino alle 11,00 del giorno stesso. Come si noterà questa è una disparità enorme a danno dei cacciatori Toscani, per cui si chiede che la Toscana si faccia carico di comunicare questo disservizio alla Regione Umbria al fine di uniformare il sistema di teleprenotazione e ripristinare l’equità tra Toscani ed Umbri.
Riteniamo che le richieste sopra esposte, definite “Sostenibili” e già in essere in Regioni a noi molto vicine (Marche, Lazio, Umbria, Liguria) possano essere accolte da Codesta Amministrazione. Siamo sicuri che attraverso il dialogo e se necessario un incontro si potranno cogliere elementi sicuramente migliorativi per l’Attività Venatoria nella nostra Regione.