Si è appena svolta l'Assemblea generale della Confederazione Cacciatori Toscani. Un risultato richiamato dal segretario Marco Romagnoli nell’ aprire i lavori: “Questa assemblea inizia con una ottima notizia. Ci ha chiesto l’adesione l’Ente Produttori Selvaggina, un fatto estremamente importante poiché questa realtà che in Toscana rappresenta la quasi totalità delle Aziende Faunistiche Venatorie ed Agrituristiche oltre ad essere una associazione Venatoria riconosciuta a livello nazionale risulta essere anche una importante realtà del mondo dell’allevamento e in forte collegamento con il mondo agricolo. Questo dimostra che il processo inclusivo della CCT sta andando avanti e che cresce l’attenzione nei nostri confronti. Cresce la CCT, nonostante qualche tentativo di delegittimazione messo in atto”.
Un passaggio importante del processo unitario che avviene a partire dai contenuti e non, come per altri recenti operazioni altrui, da manovre di cartello. L’EPS, ricorda in una sua nota di presentazione l’Associazione, “si propone di diffondere il concetto di caccia sostenibile, riconoscendo il valore primario ed indiscusso della gestione faunistico venatoria”: valori che sono alla base del lavoro quotidiano di CCT.
Un lavoro che, ha ricordato il segretario, negli ultimi mesi ha messo in fila una gran quantità di iniziative, dalla conferenza di organizzazione al pressing nei confronti dei candidati per la sottoscrizione di un documento programmatico, alle tante assemblee per la modifica delle legge obiettivo. Un terreno, questo della mobilitazione contro quella normativa, che vede ancora fortemente impegnata la Confederazione, a differenza di altre associazioni dall’ atteggiamento ondivago.
La CCT ha da subito e con coerenza giudicato sbagliata l’impostazione della legge ed ha ribadito il suo giudizio negativo. Ha avanzato delle proposte, frutto di studio e di confronto ampio con i cacciatori, che – ha assicurato Romagnoli – in questi giorni, saranno portate all’ attenzione delle associazioni agricole, delle altre associazioni venatorie e dei gruppi politici del Consiglio Regionale.
Nel carniere della CCT anche la diffusione sul territorio che continua con determinazione e costanza: alle tante realtà già operative si sono aggiunte adesso Siena, Grosseto, Livorno, Massa, Pisa e in tempi brevi arriveranno anche le realtà mancanti all’appello.
Sul piano della ricerca, indicato dalla CCT come pilastro programmatico sin dalla nascita, si segnala il lavoro sin qui svolto per la messa a punto di un progetto sulla selvaggina migratoria. “Un progetto ambizioso – ha detto il segretario – che metterà al centro la conoscenza scientifica e la raccolta dei dati, in collaborazione con ACMA, Club del Colombaccio (sez. Firenze), molti rilevatori volontari ed altre realtà associative”.
Un altro tassello andato a posto riguarda il varo di una organica attività cinofila da cui è decollata una gran mole di gare, campionati, prove di lavoro su tutte le razze anche con riconoscimento ENCI, di grande qualità. Un risultato che fa il paio con l’ottenimento di un nulla osta da parte della FIDASC Nazionale per una collaborazione allo sviluppo e promozione delle attività sportive promosse dalla Federazione.
Annunciata una campagna per l’acquisizione di convenzioni a favore dei cacciatori confederati: si parte da quella sottoscritta con la società Audibel che consentirà di organizzare in tutte le sedi della CCT e Associazioni confederate, giornate gratuite per il controllo dell’udito; un’offerta estesa ai famigliari e che prevede poi sconti sugli acquisti di eventuali dispositivi medicali. Si sta predisponendo una convenzione peraltro già operativa per quanto riguarda i servizi di CAAF con la CGIL incentrata sulle convezioni e offerte verso i soci.
Apprezzamento dall’ Assemblea per il potenziamento dell’attività di comunicazione con la rivisitazione e rivitalizzazione del sito web grazie anche alle sinergie con l’apertura di un profilo Facebook (crescono i numeri degli utenti e dei visitatori) e per le annunciate iniziative previste per la prossima campagna di tesseramento.
Un passaggio questo che segnerà profondamente la vita associativa, a partire dalla scelta di adottare tessere caratterizzate da un’immagine coordinata che vedrà in evidenza il logo della Confederazione. Una rappresentazione anche visiva e materiale del cammino compiuto. Con ottimismo e determinazione dunque, sempre più vicini alla meta dell’unità dei cacciatori, in Toscana e nel Paese.