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Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula


giovedì 26 aprile 2018
    

 
 
Interamente dedicato alla riforma della caccia il dibattito dell'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte, martedì 24 aprile. E' infatti proseguito l’esame del disegno di legge della Giunta che intende ridisegnare l’attività venatoria sul suolo regionale, purtroppo in chiave restrittiva rispetto a tutte le altre regioni d'Italia.
 
Si è parlato molto di escludere la domenica dalle giornate di caccia, previsione contenuta sia nel progetto della Giunta che in quello del Movimento 5 Stelle, che per la cronaca, vorrebbe fare molto di più che eliminare 15 specie dall'elenco di quelle cacciabili (come propone l'assessore Ferrero), cendedendo il prelievo a solo tre specie: fagiano, lepre e cinghiale.
 
Il provvedimento proposto dalla Giunta regionale prevede la massima tutela per 15 specie (fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, combattente, moriglione, allodola, merlo, pernice bianca, lepre variabile), completamente escluse dal calendario, l’aumento della superficie venatoria minima degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini, l’obbligo di una prova di tiro per la caccia di selezione, il riconoscimento della possibilità di commercializzare gli animali abbattuti.

A favore Pd e Art1. Per Paolo Allemano (Pd) l’approccio “favorevoli e contrari” alla caccia è sbagliato, la politica deve mediare, mentre Silvana Accossato (Art. 1) ha sottolineato come guardando alla gestione partecipata della caccia (dagli Atc e Ca, al mondo agricolo) in passato ci siano stati abusi e vari tentativi del mondo venatorio di occupare tutti gli spazi, per cui con questa legge si pongono delle regole chiare. Secondo Marco Grimaldi (Sel) in questi anni il Piemonte ha scontato il vuoto normativo e la mancanza di un piano venatorio. È stato giusto arrivare a questa legge, anche se avrebbero potuto essere ridotte ancor di più le specie cacciabili e il calendario, proibendo la pratica la domenica. Così Alfredo Monaco (Scelta Civica): “Sull’attività venatoria la politica deve avere una particolare attenzione per i ruoli che essa esercita: sociale, ambientalista  ed economico. Migliorare le leggi non deve essere fatto in modo partigiano, ma nell’interesse della collettività. Questa legge migliora altresì la governance dell’utilizzo dei fondi pubblici”.

Il fronte dei contrari si apre con Gianluca Vignale (Gruppo Misto): “Si vuol fare del Piemonte l’unica Regione d’Italia ad avere un numero maggiore di limitazioni rispetto alla legge nazionale, quindi violandola. Se guardiamo alle liste delle specie non cacciabili, siamo davanti ad una legge incostituzionale, proprio perché è lo Stato che deve decidere in tale materia”. Per Francesco Graglia (Fi) “il punto centrale è che questo Ddl è caratterizzato anche da una chiara pregiudiziale anticaccia”, mentre Angelo Bona (sempre di Fi) ha elencato i nodi critici.

Roberto Ravello (Fdi) ha sollecitato un approccio non ideologico, ma derivante da una cultura antropocentrica: “l’uomo è infatti colui che più di ogni altra specie, ha gli strumenti per fare male, ma anche bene in favore dell’ambiente. Non si deve poi avere paura nel sottolineare gli aspetti economici della caccia. La maggioranza ha perso l’occasione di ergersi a strumento di equilibrio”.

Tutti i consiglieri del M5s sono intervenuti per ribadire la loro contrarietà non solo al Ddl, ma all’intera attività venatoria. Per Paolo Mighetti la legge nazionale è superata, visto che nel 1992 la situazione era completamente diversa, con un mondo della caccia e della fauna selvatica diverso. Francesca Frediani: “L’intento sarebbe quello di poter abolire la caccia, non potendolo fare, il nostro scopo è quello di poter porre più vincoli possibili”. Mauro Campo: “Dal 1992 ad oggi abbiamo consumato il territorio, danneggiando l’ambiente. Qual è l’elemento debole: la fauna selvatica o l’uomo? Dobbiamo smetterla con il concetto di sparare per sport e ricreazione”. Sono intervenuti anche Bertola, Davide Bono, Gianpaolo Andrissi e Federico Valetti.

Nel pomeriggio è poi iniziato l’esame degli emendamenti.

L’Aula dovrà anche esprimersi sulle due proposte di legge presentate dai Gruppi di opposizione, sui quali la terza Commissione ha espresso parere contrario.

L’intendimento di Bertola è quello di ridurre il più possibile l’attività venatoria, limitandola solamente al cinghiale (5 capi annui), alla lepre comune (2 capi annui) e al fagiano (3 capi annui) esclusivamente nelle giornate di mercoledì e sabato, e recepire proprio quei quesiti referendari ai quali non fu possibile dare risposta per la mancata effettuazione della consultazione per via dell’abrogazione della legge regionale allora vigente.

Il testo proposto da Vignale, partendo dal quesito se sia meglio una nuova legge che limiti ancora l’attività venatoria all’interno della nostra regione o piuttosto tenerci la cosiddetta leggina esistente, mira a consentire al Piemonte di avere diritti venatori  paragonabili a quelli di altre Regioni italiane.

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12 commenti finora...

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

intanto il sig Grillo che vuole chiudere la caccia si è sestuplicatoto lintroito vedi stipendi parlamentari annuali.

da gabriele 27/04/2018 14.48

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

E che facciamo, noi dovremmo lavorare e voi riscuotere ! Quando vi toglieranno la pappa e i soldi che prendete li danno a noi cacciatori usati sicuramente per il risanamento ambientale, allora ne potremmo pure parlare.

da jamesin 27/04/2018 12.30

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Eeeeeccome no Rosi.......ma i paladini dell ambiente nn siete voi???.....in fondo in fondo....sostenete che i contrari alla Caccia sono oltre il 70%votanti .......quindi il 70 %degli adulti che creano RUMENTA sono vostri simpatizzanti....... appoffitate del martedi e del venerdi per ripulirvi l anima la coscienza neanche con la soda caustica.....ma questo era ovvio !!!

da Annibale 26/04/2018 20.22

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

rosi, anche per te servirebbe una prescrizione ad inginocchiarti e dare le spalle ad una compagnia di alpini ubriachi, magari inizi a capire le differenze tra un uccello e l'altro

da pecorina 26/04/2018 20.18

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

belin rosi è quello che devi fare tù, in particolare nelle oasi gestite da sedicenti associazioni protezionistiche ( de che? ) che sono un immondezzaio ( e amiantaio ) ........ ah dimenticavo portati le Golia così salvi un orso bianco

da ZERO ASSOLUTO + breton INOX 26/04/2018 20.13

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Carissimi...se volete bene all' ambiente invece di imbracciare il fucile per uccidere poveri animali indifesi...armatevi di sacchi per l'immondizia è raccogliere tutta la plastica...lattine è altro che si trovano nei fossi canali boschi...fiumi.

da Rosi 26/04/2018 19.33

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Se questo partito 5 stelle l'avesse detto in campagna elettorale che era per la chiusura della caccia quanti voti in me

da No avrebbero preso 26/04/2018 17.47

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Scusa Edoardo.....che disdetta in che senso??? Ironico???

da Annibale 26/04/2018 17.21

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Un gran Consiglio di Coglioni! Si danno tanto da fare per distruggere la caccia ma non riconoscono che il solo problema della diminuzione degli habitat e della biodiversità animale è dovuto alla completa meccanizzazione dell'attività agricola! Anche chiudendo la caccia la situazione non andrà di certo a migliorare! I fasanidi se non ripopolati come avviene ogni anno andranno a scomparire. Pernici bianche, forcelli, ecc. saranno comunque falciati dai cavi delle seggiovie così come già ben documentato da studi fatti dai francesi, ecc. ecc. Intanto già quest'anno il numero dei cacciatori non residenti in Piemonte accettati sul territorio è calato al 10% del totale. Che disdetta!

da Edoardo 26/04/2018 16.08

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Jamesin:hai ragioni da vendere.Ma le aa.vv. dopo essere state massacrate hanno ancora in mente il dialogo con chi apertamente vuole chiudere la caccia. Non andiamo da nessuna parte.Ci vuole una protesta durissima.

da Arrabbiato 65 26/04/2018 15.27

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Se approvassero la caccia limitata a fagiano, lepre e cinghiale basterebbe che i cari colleghi cacciatori Piemontesi a caccia di cinghiali non ci andassero più per alcuni anni. Questo è quello che dovrebbero fare le varie associazioni ! Dopo qualche anno sia i politici che gli agricoltori verrebbero a fare una supplica ai cacciatori tipo come si fa alla Madonna di Pompei per avere un miracolo. Pace e bene fratelli.

da jamesin 26/04/2018 12.51

Re:Riforma caccia Piemonte, sintesi del dibattito in aula

Aggiungo che magari questo governicchio paraSabaudo di dilettanti allo sbaraglio farà probabilmente una legge vergognosa.....ma due cose sono certe,nn accontenterà nessuno (agricoltori in primis)e dopo sarà spazzato via a prescinder dalla Caccia.Amen

da Annibale 26/04/2018 12.19