"La Corte costituzionale promuove la scelta del Veneto di istituire il Servizio di vigilanza regionale in materia di fauna, pesca e ambiente". Lo scrive Fidc Brescia a commento della recente sentenza che ha respinto il ricorso del Governo sulla legge veneta, contestata proprio sulla competenza statale esclusiva in materia di ordine pubblico.
I giudici, spiega Fidc Bs, "hanno confermato la validità della scelta della Regione Veneto che, con il collegato alla legge di stabilità 2017, ha istituito il Servizio regionale di vigilanza, che riunisce guardie provinciali e ispettori in un unico corpo diretto e organizzato dalla Regione con compiti di vigilanza m materia ambientale, agroalimentare, faunistico-venatoria e ittica".
"In particolare, la Corte ha confermato il punto essenziale dell’operazione: i circa 160 agenti dei corpi di Polizia provinciale trasferiti alla Regione conservano la qualifica di «agente di polizia giudiziaria». Sono l’unica figura professionale autorizzata, nell’organico della Regione, a portare un’arma e ad avere poteri di indagine, perquisizione, sanzione e arresto" spiega l'associazione.
"La sentenza – commenta il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, con delega al personale – conferma la bontà del percorso di riorganizzazione attuato in Veneto, in sintonia con le Amministrazioni provinciali, per far fronte al quadro confuso creato dalla riforma Delrio. Istituendo il Servizio regionale di vigilanza abbiamo inteso garantire la piena continuità di una fondamentale funzione di controllo e presidio del territorio, di contrasto al bracconaggio, alla pesca di frodo e alla repressione delle frodi in agri coltura, assumendo funzioniepersonaie nella dotazione organica della Regione".
"È di fondamentale importanza che la Corte costituzionale abbia riconosciuto la validità e la rilevanza della scelta regionale di mantenere agli agenti del Servizio di vigilanza regionale la pienezza della professionalità e delle qualifiche di cui erano titolari nell’inquadramento provinciale, e in particolare quella di «ufficiale di polizia giudiziaria». In questo modo non viene disperso un patrimonio di professionalità, di competenze e di qualifiche, assicurando così a tutto il territorio le stesse funzioni esercitate un tempo dalle Amministrazioni provinciali. I tempi sono quindi maturi affinché questa scelta venga effettuata anche da Regione Lombardia".