Come era da aspettarsi le associazioni ambientaliste e animaliste sono insorte in coro contro l'approvazione in Senato del disegno di Legge di recepimento della legge comunitaria.
In una nota le associazioni Amici della Terra - Animalisti Italiani - Enpa - Fare Verde - Lac Lav - Legambiente - Lipu -Vas - Vittime della Caccia – Wwf definiscono il testo passato all'esame della camera come “mal formulato e insufficiente ad evitare all'Italia l'imminente condanna europea''.
Gli ambientalisti denunciano ai legislatori di aver permesso, attraverso un emendamento proposto dai senatori Carrara e Vetrella del Pdl, la cancellazione nella legge 157/92 dell'arco temporale massimo tra il primo settembre e il 31 gennaio “entro cui possono essere autorizzate le deroghe regionali alla stagione venatoria”, La risposta da parte dei senatori Valerio Carrara e Sergio Vetrella non si è fatta attendere: “E’ falso quanto affermato da talune associazioni che il testo della legge comunitaria, licenziato dal Senato, sarebbe in violazione alle direttive europee. E’ vero il contrario”.
“L’attuale legge 157/92 - ribadiscono i senatori - prevede dei calendari (date di apertura e di chiusura) per l’attivita’ venatoria in relazione a tutte le specie cacciabili; la stessa legge prevede che per motivate ragioni ambientali, le regioni possano anticipare e posticipare i calendari venatori nell’arco temporale che va dal 1 settembre al 31 gennaio".
La direttiva 79/409 - precisa Vetrella - impone agli Stati Membri dell’UE di vietare la caccia alle singole specie di avifauna nei periodi di fragilita’ biologica delle stesse: la fase di migrazione prenuziale e la fase di nidificazione. Con il testo licenziato dal Senato le regioni avranno l’obbligo di rispettare la direttiva anche nella determinazione dei periodi di caccia previsti per le singole specie, da relazionare, sempre in base a quanto prescritto dall’Unione Europea, alle altre problematiche ambientali comprese quelle dell’incidenza sulle produzioni agricole. In ogni caso sara’ vietata la caccia nelle fasi di migrazione prenuziale e di nidificazione indipendentemente dall’arco temporale oggi previsto dalla 157/92 (1 settembre - 31 gennaio) che recependo la direttiva europea non ha ragione di esistere”.
(Agi)