"Ad una esplicita richiesta di chiarimento dell’Arci Caccia Toscana sul riconoscimento delle Associazioni Venatorie, la Regione ha ribadito che i soli interlocutori ammissibili sono le Associazioni Venatorie Nazionali riconosciute ai sensi dell’Art 34 della legge 157/92. Quindi, non si lascia spazio ad interpretazioni, nessuna associazione regionale può essere coinvolta in organismi di carattere ufficiale". Lo scrive in un comunicato l'Arci Caccia.
Alla luce di questo chiarimento, Arci Caccia si chiede com'è possibile che in alcuni ATC, membri di queste associazioni vengano invitati a riunioni, nominati nei comitati di gestione delle ZRC o risultino titolari di aree addestramento cani o ricevano autorizzazioni per svolgere manifestazioni cinofile. "Con che diritto vengono prese queste iniziative palesemente contra legem? A chi giovano questi comportamenti? Di sicuro non ai cacciatori…", scrive Arci Caccia, chiedendo che "gli organi preposti si attivino per ripristinare al più presto la legalità".
Ecco il parere espresso dalla Regione Toscana