Tanto per stimolare i nostri amministratori intenti a redigere i calendari venatori e magari scongiurare inutili quanto ingiustificabili restrizioni sulla caccia alla selvaggina migratoria, ma anche in previsione della revisione dei Key Concept strumentalmente penalizzanti per le nostre cacce, diamo una veloce lettura al Piano Faunistico Venatorio 2016-2022del Dipartimento francese delle Alpi Marittime.
Come è noto, tale territorio si trova a un passo dal confine nord ovest dell'Italia, con evidenti affinità ambientali e climatiche. Ebbene, qui da settembre fino al 20 febbraio, tutti i giorni, si cacciano beccacce, turdidi di varia specie, merli, colombacci e tortore. E' anche permessa la caccia allo storno, che, seppur considerata specie non importante dai cacciatori locali, è inserita tranquillamente in calendario venatorio. Cosa da noi al momento impossibile, almeno fino alla modifica del KC nazionale.
Qui 8777 cacciatori praticano la caccia nel 91% del dipartimento. Si caccia anche la selvaggina di montagna (forcello, pernice bianca, coturnice, lepre bianca, marmotta), soggetti a una gestione rigorosa (conteggi regolari, assegnazioni in base ai risultati delle stime).