Su ricorso dell'Enalcaccia il Tar dell'Abruzzo ha sospeso la delibera regionale del 22 febbraio scorso che aveva per oggetto la composizione della commissione d'esame per il conseguimento dell'abilitazione dell'esercizio venatorio nella provincia di Chieti.
Il Tar ha riconosciuto l'immegittimità della composizione della commissione, accogliendo il contrasto evidenziato dall'associazione con la norma regionale che regola la composizione della commissione d'esame, che deve essere composta da un esperto in materia che la presiede, designato dalla Giunta, due esperti qualificati e designati dalle associazioni venatorie operanti in Porvincia e da due dipendenti dell'Amministrazione provinciale.
"Lo scorso febbraio, la Regione Abruzzo pubblicò la D.G.R. 115/2018 per integrare la commissione caccia della Provincia di Chieti con un laureato in scienze biologiche o naturali, nel rispetto della legge nazionale n. 157 del 1992. – spiega Pasquale Di Marco, presidente provinciale della associazione venatoria – Ma, anziché sostituire il presidente della commissione che per legge è l’unico componente di designazione regionale, ha aggiunto una nuova materia non prevista dalla normativa e l’ha assegnata ad un nuovo componente dotato del titolo richiesto. L’associazione venatoria Enalcaccia della Provincia di Chieti, tramite i propri difensori avv. Rosario Di Giacomo e avv. Pietro Paolo Ferrara, ha quindi impugnato tale delibera ottenendo, a seguito della camera di consiglio del 9 maggio 2018, la sospensione della stessa. Il rispetto della natura, di cui i cacciatori sono protagonisti attivi e partecipi, passa in primo luogo attraverso il rispetto delle leggi".