Anche l'Anuu Migratoristi in una nota commenta la divulgazione da parte delle associazioni ambientaliste - animaliste sul bracconaggio
"Siamo veramente sbalorditi nel dover assistere ad una continua campagna di stampa contro la caccia e le sue attività, regolarmente normate nel rispetto delle direttive comunitarie e delle leggi nazionali e regionali, laddove si proclama, privi di ogni fondato riferimento, che in Italia verrebbero uccisi illegalmente 5-6 milioni di uccelli! Sono numeri privi di alcun fondamento, fatti di stime e perciò fallaci, ma sembrano numeri fatti propri senza alcun approfondimento da parte degli enti istituzionali governativi ai quali si chiede di precisare chi ha svolto questi studi, a quale periodo temporale farli risalire e quale metodologia è stata utilizzata".
"Si deve evitare - continua Anuu - di divulgare notizie false e tendenziose onde pervenire a quantificare questa assurda cifra che sta circolando a livello europeo, avallato finanche dal nostro Governo in un documento inviato alla Commissione UE nello schema di ricerca per reprimere ogni forma di bracconaggio in cui anche le Associazioni venatorie da tempo stanno operando in forma concreta. E tutto ciò a tutela dell’immagine dei loro associati e del mondo dell’industria e dell’artigianato con i loro addetti che rappresentano, nel rispetto delle leggi, un rilevante settore del PIL nazionale. E tutto questo pure nei confronti delle istituzioni e del loro pervicace lassismo a tutela dell’interesse nazionale. Il mondo dei cacciatori è sano, i bracconieri non hanno nulla a che fare con l’attività venatoria, ma capziosamente, quando si parla di illeciti abbattimenti di specie animali, si tende, in un abile esercizio di disinformazione, a non distinguere gli uni dagli altri".