Nel corso della quarta mostra mercato Exporiva Caccia Pesca Ambiente di questi giorni a Riva del Garda, si è tenuto un convegno sul problema del bracconaggio in Italia, molto sentito e sofferto all'interno del mondo venatorio che, anche se totalmente estraneo, ne sconta spesso ingiustamente le conseguenze a livello mediatico.
Secondo il Comandante del nucleo investigativo di polizia forestale del comando provinciale di Vicenza Isidoro Furlan, il fenomeno non accenna a diminuire in alcune regioni e sarebbe addirittura sotto il controllo della mafia.
Nel 2008 l'ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato ha accertato 1.738 reati riguardanti la fauna selvatica autoctona, con 6 arresti, 5.587 violazioni amministrative e sanzioni pecuniarie per 2,4 milioni di euro.
La regione con maggiori illeciti accertati è la Toscana (881), seguita dal Lazio (698) e dall'Abruzzo (518), poi Basilicata (400), Emilia Romagna (385), Puglia (369) e Veneto (366). I maggiori sequestri hanno peraltro riguardato il Veneto (70) e l'Umbria (67).
Il maggior numero di reati è stato accertato in Puglia (221, con 159 persone denunciate), nel Lazio (180-112), in Campania (170-121), in Lombardia (140-119) e in Calabria (127 - 110).
(ANSA)