"Il rischio che il Piemonte non abbia ancora una volta una buona legge sulla caccia sta diventando una certezza". Lo dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Roberto Ravello e Giuseppe Policaro.
"Per l’ennesima volta, le posizioni ideologiche prevalgono sul buon senso - dichiarano i consiglieri - , senza considerare in alcun modo altri aspetti di questo tema complesso, come le importanti ricadute economiche che il comparto venatorio rappresenta per i territori".
Il colpo definitivo arriverà dalla volontà di vietare la caccia la domenica, in modo totale o parziale in base alla stagione: considerato che i giorni in cui esercitare l’attività venatoria sono stabiliti da una norma dello Stato, andiamo incontro ad evidenti profili di incostituzionalità che, fatto ancor più grave, determinerà un colpo mortale all’intero comparto, con conseguenti ricadute negative per l’economia delle nostre valli e la perdita di posti di lavoro.
Questa legge è talmente controversa – proseguono Ravello e Policaro - che la Giunta regionale si appresta a chiedere il contingentamento dei tempi: se dovesse realmente verificarsi, vorrebbe dire strozzare di fatto il confronto su un tema così sensibile ed importante quale è quello delle regole del mondo venatorio, arrecando anche un vulnus al dibattito ed al confronto democratico.
L’ultimo elemento che desta preoccupazione – concludono i Consiglieri regionali Ravello e Policaro - è che se, a settembre, il Consiglio di Stato dovesse accogliere i ricorsi presentati da alcune amministrazioni comunali e da alcune associazioni venatorie su dei provvedimenti i cui principi sono stati riportati alla lettera in questa legge, si debba rimettere nuovamente mano alla norma: una riflessione ulteriore sarebbe indice di buon senso”.