Tra le varie adesioni alla Manifestazione La caccia s'è desta, in programma l'8 giugno a Torino, arriva anche quella dell'europarlamentare piemontese Alberto Cirio, (Forza Italia) e quella del Senatore leghista Francesco Bruzzone. Entrambi saranno in piazza con i cacciatori e ne spiegano i motivi.
"La legge 157/92 è una delle più restrittive a livello europeo - ha detto Cirio nel suo video diffuso dalla pagina Facebook della manifestazione -. Il Governo Chiamparino sta per modificare la legge regionale della caccia che nel panorama nazionale è già la più chiusa in fatto di possibilità di caccia. Ora di fatto si vorrebbe impedire l'esercizio della caccia". Secondo Cirio non solo ci saranno profili di illegittimità costituzionale ma si rischia di far mancare all'ambiente uno di quegli elementi che ne garantiscono l'equilibrio. A danno degli agricoltori il cui lavoro è vanificato dai caprioli, dai cinghiali e altre specie. "Oggi non possiamo più permettere questa invasione che arreca danni, che lo Stato non paga, e problemi per la sicurezza sulle strade. La caccia è fondamentale".
Anche il Senatore Francesco Bruzzone, ha espresso in un video il suo sì alla manifestazione torinese contro il ddl in approvazione in Regione. "Una legge completamente in contrasto con la legge nazionale, con gravi profili di incostituzionalita' - ha detto - che rischia di impedire l'esercizio della caccia. La 157 è già oggi la legge più restrittiva di tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo, quella del Piemonte è la più restrittiva d'Italia e gli amministratori regionali vogliono andare avanti in questa direzione senza capire che la caccia è fondamentale per garantire l'equilibrio ambienatale".