Al via dal prossimo luglio il primo Piano di Controllo del Cinghiale della Regione Marche 2018 - 2023, che incorpora in un'unica normativa le competenze in materia di gestione e prelievo della fauna prima esercitate dalle Province.
Approvato dalla Giunta regionale il 17 maggio, il Piano ha una dotazione economica di tre milioni di euro. Prevede l'adozione di nuove strategie per prevenire i danni causati dai cinghiali, unificando gli interventi su tutto il territorio regionale e coinvolgendo gli agricoltori e gli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc) per l'attività di controllo e monitoraggio degli interventi.
In particolare, gli agricoltori con licenza di caccia sono autorizzati a catturare i cinghiali nelle loro proprietà in base ai danni provocati da questi ultimi, seguendo una divisione in zone. Nella zona C, vale a dire sulla costa, possono usare trappole, recinti di cattura o altri strumenti forniti dall'Atc, qualora abbiano subito nell'anno precedente danni superiori a 500 euro. Nella zona B, subito dopo quella costiera, e A, nella parte interna, solo se i danni causati sono stati superiori a 1.000 euro (un euro per ogni ettaro coltivato).
Nella zona C occorre effettuare una segnalazione alla Regione sulla presenza del cinghiale e dopo sei ore, una volta ottenuta l'autorizzazione, si può procedere alla cattura. Un sistema analogo vale anche per le altre zone se il danno annuale è stato superiore ai 5 euro per ettaro, nelle aree protette quando il danno medio indennizzato è stato di due euro per ettaro, o quando non siano stati raggiunti i piani minimi di abbattimento durante la stagione venatoria. Un agricoltore può infine procedere alla cattura dopo 24 ore dalla segnalazione del danno.
Qualora infine l'abbattimento selettivo sia valutato poco efficace dalla Polizia provinciale si possono adottare tecniche con più operatori e i cani. "Sono oltre 10 mila i cinghiali censiti nella regione - ha dichiarato Ceriscioli - che, riproducendosi, raddoppiano annualmente il loro numero. Con questa strategia si mantiene la situazione sotto controllo, sfatando nel contempo la diceria che la Regione Marche privilegi gli interessi dei cacciatori contro quelli degli agricoltori,
che se interessati all'attività di controllo devono presentare apposita domanda entro il 31 gennaio all'Atc".
Infine per il rimborso dei danni subiti dagli automobilisti a causa della fauna selvatica, ha concluso Pieroni, "abbiamo previsto risorse pari a due milioni di euro per gli anni 2016, 2017 e 2018 con indennizzi per un importo pari al 60% delle spese".
“Per agevolare la prima applicazione del Piano di Controllo, operativo da fine luglio circa - ha detto l'assessore Pieroni - , sono stati organizzati anche percorsi formativi per i soggetti attuatori ( ATC), agricoltori e cacciatori. La Regione Marche , inoltre, ha stabilito rispetto agli scorsi anni un periodo di caccia selettiva agli ungulati molto più lungo di circa 11 mesi all’anno".