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Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"


venerdì 1 giugno 2018
    

 
 
In un convegno di lunedì 28 maggio organizzato a San Casciano nel biodistretto del Chianti, le circa 50 aziende specializzate nella produzione del Chianti bio, hanno ribadito il loro no alla Legge Obiettivo sugli ungulati. Abbattimenti insufficienti, soprattutto di caprioli, rendono impossibile la coltivazione di vigne di pregio, a causa di ingenti danni alla produzione.

A tal proposito è intervenuto Federico Morimando, zoologo esperto di gestione faunistica. "Ormai l'analisi dei fenomeni è abbastanza chiara - ha detto- La nostra regione sta sopportando un carico di ungulati insostenibile, concentrato in particolar modo nelle province di Siena, Arezzo e Firenze". Da qui, l'analisi delle possibili soluzioni: "Può esserlo la caccia? Rispondo... nì. I dati parlano chiaro anche in questo caso: a riduzioni di popolazioni non corrispondono riduzioni del danno in agricoltura. Gli animali si spostano, sanno dove andare per proteggersi dalla pressione venatoria: basti pensare che in Toscana ci sono 230mila ettari di aree protette".
 
Il problema sono i tempi della caccia secondo Morimando. "Va bene la caccia ricreativa, sociale. Ma se si vogliono tutelare le colture bisogna studiare una caccia diversa, che elimini gli animali nel momento in cui creano il danno. E' quindi palese che chiudere la caccia al capriolo a metà marzo, quando inizia la fase di vita della vite e iniziano i veri danni, è un controsenso. Insomma, dobbiamo adattare i nostri strumenti a un fenomeno flessibile come solo la natura sa esserlo".

Giovanni Manetti, viticoltore a Panzano in Chianti, fra i primi esponenti dell'agricoltura biologica chiantigiana, vicepresidente del Consorzio Vino Chianti Classico, ha portato il punto di vista dei coltivatori.  "Dobbiamo mettere mano tutti insieme a un problema ormai allo stadio finale. Così non si può più andare avanti: 400mila ungulati (calcolati per difetto) in Toscana, con percentuali di presenza quadruple rispetto ad altre regioni. Il 40% di tutti i caprioli italiani sono in Toscana, con percentuali folli nelle province di Firenze e Siena; il 30% dei cinghiali italiani è in Toscana. Non serve altro a descrivere quello che stiamo vivendo".

"Lo sforzo della Regione Toscana - ha riconosciuto Manetti - era stato apprezzabile. Purtroppo però la situazione è rimasta la stessa. Siamo di fronte a 9mila cinghiali abbattuti in meno fra 2017 e 2016, piani di abbattimento del capriolo applicati solo al 50%. Ed è il capriolo la vera emergenza, poiché dà continuità al danno; per me ormai è una sorta di socio occulto, visto che mangia il 10-20% del fatturato. Le forme previste non sono sufficienti: serve l'abbattimento in vigna".


"Vanno coinvolti gli agricoltori - ha concluso Manetti - che sanno tutto dei loro terreni e degli animai che, ormai, vi "pascolano". Nel mio poi c'è il paradosso di avere 20-30 caprioli rimasti dentro le recinzioni, perché ormai ognuno di noi è costretto a farle, e non posso neanche toccarli. I risarcimenti? Mai preso un euro: non ci sono soldi che possano ripagarci dell'uva (e del vino) che non riusciamo a produrre".

Per la Regione Toscana c'era Vito Mazzarone, secondo cui la situazione è critica anche per il calo dei cacciatori.  “A breve mancheranno coloro che possono far diventare pratica la teoria delle quote fissate. Anche perché, ha evidenziato Mazzarone, già oggi c'è difficoltà in questo senso: "Basta vedere i dati del 2017 per quanto riguarda le province di Firenze, Prato e Siena: a fronte di oltre 20mila capi autorizzati per l'abbattimento, ne sono stati abbattuti poco meno di 11mila".

Su quelle che possono essere le soluzioni al problema, Mazzarone ha concordato sul fatto che "fare pressione sugli animali nel momento in cui entrano nelle colture può essere una delle opzioni. Così come aumentare le possibilità di caccia, cosa che la Regione ha fatto. Ma anche investire sulla filiera della gestione delle carni: anche qui i primi passi sono stati fatti, ma serve andare avanti".

Ci sono, ha rivelato, 15 milioni di porzioni di carne (di capriolo e cinghiale) prodotti "in potenza" in Toscana. Carni che prendono per la maggior parte (solo 7mila capi su oltre 200mila sono passati da centri allestiti dalla Regione) vie traverse: "Bisogna scommettere sul mercato della carne - ha concluso Mazzarone - anche dal punto di vista economico".

"Vi spiego l'iter tipico per una braccata al cinghiale richiesta da un agricoltore - ha detto prendendo la parola Roberto Vivarelli, presidente Atc Siena Nord - Servono sei passaggi, se va bene dagli 8 ai 10 giorni. E alla fine non si sa neanche se e quando la richiesta è stata accettata".

"Nel 2017 - ha continuato - abbiamo documentato 8.901 quintali di uve danneggiate. Il 36% da caprioli, con tendenza in aumento. Il capriolo è il vero problema: sul cinghiale qualche piccolo passo avanti è stato fatto, ma sul capriolo siamo piantati. Anche a cause delle rigidità di Ispra, che sul tema sposa la linea conservativa. E noi invece siamo, fra Atc Siena Nord e Sud, a oltre 1 milione e 300mila euro di danni documentati nel 2017! Con i soldi in cassa ma fermi nelle elargizioni perché, a fronte delle nostre denunce pubbliche, ci vengono richiesti tutti i nomi delle aziende, e in auto tutela fino a che l'iter non è chiuso non possiamo risarcire".

"Sul capriolo - ha concluso - serve uno sforzo politico della Regione Toscana, alla quale riconosciamo, e in particolare all'assessore Remaschi, che sul tema ci ha messo la faccia. Deve andare contro la rigidità di Ispra e permettere azioni più incisive sui caprioli: anche i sindaci devono fare la loro parte, sostenendo la Regione in questa battaglia".
 
Secondo  Franco Ferroni,  il rappresentante di Wwf, "Si fa sparare in luoghi sbagliati e in modi sbagliati - ha concluso - per questo non arrivano i risultati. Serve una revisione profonda e, lo ripeto, un coinvolgimento diretto degli agricoltori. Che sono la parte colpita dal problema ma che la Regione Toscana ha messo ai margini". (Gazzettinodelchianti.it)

 

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24 commenti finora...

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

ripeto, tra legge obbiettivo e lupi tra cinque anni abbiamo finito le risorse, abbiamo ripulito vigne,colture,oasi e parchi, ci danno un calcio in ..... e addio caccia

da Stefano Lampredotto 04/06/2018 16.20

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Loro prendono il necessario per sopravvivere. Voi pseudo selecontrollori .. il superfluo per insulso divertimento .

da selecontrollore atc si 3 nord 04/06/2018 13.35

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

alla selva i caprioli li a magiati i lupi le densità più alte si registrano in zone limitrofe ai centri abitati dove i lupi non arrivano

da selecontrollori 04/06/2018 12.45

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

ma dico state scherzando? si spara troppo e malissimo in tutta Italia! di questo passo tra 10 anni non ci sarà più un capriolo in Appennino!!!

da ATC NO Grazie 04/06/2018 11.59

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

troppo bassi ? devi appartenere alla schiera di signori che pur di ammazzare tirerebbero anche alle loro mamma. Vai alla Selva e guarda quanti caprioli ci sono ?!! In paurosa diminuzione su tutta la nostra area Val di Cecina....apparte quel che vien fuori dai censimenti tarocchi.Era una eccellenza la Selezione in provincia di Siena,son riusciti a distruggerla e renderla una farsa a cielo aperto.

da selecontrollore atc si 3 nord 04/06/2018 11.26

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Sulle inchieste in corso, di cui leggo anche qui, ma che hanno ampia eco sui quotidiani locali, mi sorge un dubbio. Quel signore che la Regione ha nominato commissario di un ATC, non è la stessa persona (il nome coincide perfettamente) che fino a poco tempo fa era presidente di un'ATC medesimo e se non ricordo male anche coordinatore degli ATC toscani? Se così fosse, non ha rivvasto la Regione un "leggero" conflitto d'interessi? O, viceversa, l'ha fatto perchè ne riconosce la competenza? Una risposta sugli stessi giornali sarebbe gradita. Altra domanda. Ma questo signore appartiene a una qualche associazione venatoria? Quale?

da Dubitosi B. 04/06/2018 10.52

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

io pratico la caccia di selezione nell'atc 3 siena nord i piani di abbattimenti sono troppo bassi ma a marzo parecchi controllori rinunciano all'abbattimento delle femmine quindi è meglio al 1 di agosto come èra il precedente regolamento però ho avuto dei problemi anche da parte dei propretari dei fondi per averne accesso.

da selecontrollore 04/06/2018 10.06

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

..vallo a dire all'assessore,ai kompagni di merende portaborse consensienti e per ultimo alla autorizzata dal nulla manovalanza gratuita.

da toscano 04/06/2018 9.43

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

io non sono toscano ma si SPARA TROPPO e male in Tutta Italia gli ungulati stanno calando ovunque noi a Forli abbiamo distretti dove ci sono cacciatori che hanno diritto ad un solo capriolo ( GIUSTAMENTE ) se vogliamo continuare ad andare a caccia di caprioli dobbiamo cercare di non fare delle stragi inutili e ridicole ! ad esempio a Rimini sparano caprioli maschi anche in MARZO !!! ed hanno piani di abbattimenti pazzeschi !!! E ORA DI DIRE BASTA !! Ci sono abbastanza lupi che fanno un discreto lavoro!!! gli agricoltori che si organizzino con reti , fili elettrici LORO SPESE !!! SAPETE COSA GUADAGNA UNA VIGNA?? ABBASTAZNA PER FARE PREVENZIONE SPESE CHE POSSONO ESSERE SCARICATE AL 100% MA DI COSA STIAMO PARLANDO!!!!

da Ferdinando 04/06/2018 8.36

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

x Cristiano Montano...sono diversi anni che andiamo (in pochi a dire il vero)dicendo ciò. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire..per interesse.

da massi 04/06/2018 7.26

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Numero di caprioli sovrastimato, censimenti taroccati, richieste danni fasulle, INCHIESTE IN CORSO.

da Cazzari a San Casciano 03/06/2018 16.50

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

...l’anomalia è che in Toscana si abbattono, da anni,18000 caprioli nonostante tutta le facilitazioni concesse ( piani a scalare, aree non vocate, calendari ampliati...) e le popolazioni non crescono , questo significa che in Toscana non ci sono più di 80/90.000 caprioli totali. Chi vi dice che cè ne sono di più, è bene che torni a scuola, o che ...diventi onesto.

da Cristiano montano 03/06/2018 16.14

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

leva leva che poi appendi al chiodo scarponi e fucile

da Nun je date retta 03/06/2018 14.11

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

il Vero problema degli ungulati della Toscana non sono i danni da ungulati ma il mercato nero della carne di selvaggina. I dati sono chiaramente taroccati. Qualsiasi tecnico faunista sa che se non viene realizzato almeno il 70% di un piano di prelievo di capriolo, specie tra le più “facili” da cacciare vuol dire che c’è un’anomalia. Signori mettetevi il cuore in pace, in Toscana i caprioli sono molti meno di quelli che si crede e il loro danni pure.

da Ponzo 03/06/2018 0.20

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Scusate ma.....o iniziare a usare il trico?? Si il repellente che funziona verso i cervidi. Invece di pagare i danni come atc intanto diamo agli agricoltori una fornitura di questo prodotto (che anche bio) e loro non devono far altro che darlo. Certo risquotere il danno è più comodo ma...un po di collaborazione ci vuole o no?!!? Da difensore della obbiettivo (pur riconoscendone i vari limiti) dico che ora si sta passando la parte....in quelle provincie.

da Springer toscano 02/06/2018 8.21

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

cinghiale e capriolo in caccia vagante...

da bottaccio90 01/06/2018 21.45

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Non sono d'accordo di abbattere il capriolo a Marzo,perchè in quel periodo troveremmo sempre femmine gravide! Perchè nei piani di abbattimento non assegnare più capi a testa ai cacciatori locali gratuitamente, oppure ad un prezzo modico. Permettere a cacciatori di altre regioni, in possesso dell'abilitazione al capriolo, pagando una quota minima,di praticare quella caccia invece di obbligarli a recarsi per farla nei paesi dell'est!!!

da Il Nibbio 01/06/2018 21.30

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

potremo convogliare i lupi dai greggi ai caprioli io non so come farlo ma wwf e compani penso di si.

da un altro toscano 01/06/2018 20.48

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

..infatti non va demonizzata,più semplicemente abrogata all'istante.

da massi 01/06/2018 17.35

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

9000 cinghiali meno, perchè ce ne sono meno e lo abbiamo visto tutti! Ce li fate ammazzare dove si caccia sempre così ci diminuiscono a noi e non aiutiamo gli agricoltori. Bandite, riserve, parchi, parchini e parchetti sono l'oasi per i cinghiali (e lo sapete benissimo!!!!!!) I caprioli volete che si abbattano e poi rompete le palle se vi si entra nelle vigne alle 5 la mttina (quando no c'è nessuno), ci fate fare i censimenti che nonservono a un benemerito e poi ci fate litigare per le zone perchè mettete in campo i regolamenti più assurdi..... I danni è bene che ve li comincino a pagare WWf, lipu, empa, legambiente, la Bravilla i 5stelle e ispra!!!!!!! Se fossi il monarca dei cacciatori metterei a stare, regione, atc, e falsi verdi, perchè vi direi che non pagheremo più un centesimo di danni a costo di smettere di cacciare. Dopo gli ungulati ve li trovereste nel letto di casa. I DANNI NON LI FANNO I CACCIATORI PERO' CI OBBLIGATE A PRAGARE!

da l.b. 01/06/2018 17.34

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

NON VA DEMONIZZATA LA LEGGE OBIETTIVO, CHE SE PUR MIGLIORABILE HA DATO LA POSSIBILITA DI INTERVENTI PRIMA INIMMAGINABILI. SE QUESTA NON BASTA PERCHE NON DARE DUE GIORNATE DI PRELIEVO VENATORIO SUL CAPRIOLO (magari con la presenza di una ggv) A TUTTE LE SQUADRE DI CACCIA AL CINGHIALE NEL PERIODO OTTOBRE/DICEMBRE? NON TUTTI I SELETTORI ABBATTONA NEI MESI DI MARZO O PEGGIO ANCORA DI APRILE/GIUGNO. OTTIMO INTERVENTO DI VITO, ANDARE AVANTI CON DECISIONE.

da Etrusco Toscano 01/06/2018 17.33

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

contadino piede grosso cervello fino......

da dardo 01/06/2018 15.31

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

contadino piede grosso cervello fino......

da dardo 01/06/2018 15.31

Re:Toscana, gli agricoltori "sparare ai caprioli oltre metà marzo"

Troppo furbi i gli agricoltori.

da Toscano 01/06/2018 11.24