In una lettera di diffida all'Ispra e alla Regione, Cpa Sardegna e l'Associazione Sarda Armieri denunciano omissioni di Ispra e Irfs sui monitoraggi delle specie pernice sarda e lepre sarda, che avrebbero potuto giustificare le disposizioni del Calendario Venatorio poi sospese dal Tar.
La sospensione e l’assenza dell’attività venatoria, secondo le due scriventi è dovuta "all’inerzia illegittima della Regione Sardegna e dell’ISPRA alle quali vanno addebitati tutti i danni conseguenti alla interruzione dell’attività venatoria".
“In particolare – continua la lettera - , le armerie e le attività che gravitano intorno alla caccia hanno perduto notevoli fatturati che si quantificano in € 15.000,00 per ogni attività commerciale giacché la sospensione è avvenuta proprio nel momento di maggior interesse all’approvvigionamento da parte dei cacciatori di abbigliamento, munizioni e attrezzature. Il danno complessivo cagionato, considerato che il numero delle attività rappresentate ammonta a 41, deve ragguagliarsi nell’importo di € 615.000,00 (salvo migliore quantificazione) che devono addebitarsi esclusivamente agli Enti in indirizzo”.