Tra le priorità che Confagricoltura sottoporrà presto al neo Ministro Gian Marco Centinaio, c'è la riforma della 157/92, la legge nazionale sulla caccia. “Indispensabile – dice Confagricoltura Umbria in una nota - per prevenire o quantomeno controllare i danni della fauna selvatica cacciabile alle coltivazioni agricole. Allo stesso modo serve un forte intervento per regolamentare anche la gestione delle specie protette –il lupo e il capriolo in particolare- che rappresentano comunque una costante fonte di danni per numerosi allevamenti”.
Tra i dieci punti individuati da Confagricoltura come emergenze per il settore, su cui il Mipaaf dovrebbe intervenire vi sono anche la riforma di Agea, per esigere tempi più brevi di pagamento, procedure semplificate ed informatizzazione adeguata di tutto il sistema; la liberalizzazione del sistema zootecnico; le clausole di salvaguardia su concorrenza sleale, dumping, revisione e rafforzamento degli accordi internazionali; la necessità di attivare un confronto con tutti i protagonisti della filiera ortofrutticola per far crescere il settore e renderlo competitivo con gli altri paesi del bacino del Mediterraneo; la Pac e l’impegno a mantenere un adeguato livello del budget comunitario a favore dell’Agricoltura; la riforma del settore olivicolo, strategico per il nostro paese; l’Ocm vino, che, in particolare per l’Umbria, rappresenta un’opportunità sfruttata dalle aziende per il miglioramento qualitativo degli impianti, ma che necessita, nel suo complesso, di una revisione e semplificazione, soprattutto per quanto riguarda la promozione del vino.