"L’ideologia e il pregiudizio anticaccia del Partito Democratico, dell’intero centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno approvato nel Consiglio regionale di oggi ulteriori articoli che faranno della legge del Piemonte la più restrittiva presente in Italia". Lo scrive il Consigliere regionale Gian Luca Vignale (Movimento nazionale per la Sovranità) a commento delle novità approvate ieri in Consiglio.
Secondo Vignale la legge viola la norma dello Stato trasformando 15 specie cacciabili in non cacciabili, consentendo a chiunque di chiudere i territori all’attività venatoria e che introducendo nuovi, ulteriori restrizioni, senza dare risposte ai problemi del mondo agricolo.
“Le mie proposte - continua Vignale - erano finalizzate a dare al Piemonte una norma come quella delle altre regioni italiane tanto governate dal centrodestra (Veneto, Liguria, Lombardia etc), quanto dal centrosinistra (Emilia, Toscana, Umbria etc). Leggi che non solo consentono di svolgere un’attività consentita dalla legge dello Stato e dalle direttive europee, ma anche di garantire un efficace controllo del territorio con una equilibrata presenza faunistica e minori danni all’agricoltura”.
“Ho inutilmente proposto, conclude Vignale, che fossero creati Fondi regionali per garantire il pagamenti dei danni all’agricoltura, dei danni da incidente stradale, fondi per una corretta gestione di CA e ATC e fondi per il ripopolamento faunistico. Fondi che sarebbero completamente finanziati con la tassa annuale che versano i cacciatori”.
“Una legge contro l’attività venatoria è una legge contro il territorio e contro il mondo rurale e agricolo”.