Il Consigliere regionale piemontese Roberto Ravello (Fratelli d'Italia), a latere della manifestazione del mondo venatorio di questa mattina a Torino, ha dichiarato: “Gli effetti dell'inciucio tra Partito Democratico e M5S si stanno tristemente manifestando: con l’emendamento frutto dell’accordo vergognoso tra le due forze politiche, che vieta la caccia la domenica, si impedirà nei fatti l’attività venatoria e verrà inferto un colpo micidiale all’indotto, tra cui tutte quelle attività ricettive che costituiscono la spina dorsale dell’economia delle nostre valli.
In un periodo storico caratterizzato dallo spopolamento delle zone montane e collinari – prosegue Ravello - approvare una legge del genere significa uccidere il tessuto sociale ed economico di interi territori e dimostrare la assoluta mancanza di consapevolezza rispetto ad un problema che viene affrontato solo con proclami e promesse elettorali.
Non siamo affatto sorpresi della piega che ha preso il dibattito, il finale era praticamente già scritto; quando ci si affida ad un approccio ideologico invece che al buon senso, i risultati non possono che essere nefasti. Per questo non possiamo non stigmatizzare anche la diversa attenzione che viene riservata ai due mondi: spero di essere smentito dai fatti, ma temo che la bella e civile manifestazione dei cacciatori di oggi rischi di essere inutile, nel senso che le richieste formulate alla Giunta - conclude il consigliere Ravello - non verranno nemmeno prese in considerazione, perché non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire: l’obiettivo della maggioranza, infatti, era di approvare la legge nella seduta di martedì, ovvero prima della manifestazione del mondo venatorio, col malcelato intento di riceverli e metterli davanti al fatto compiuto. Il tentativo è fallito, speriamo che il tempo da qui all’approvazione della legge porti consiglio”.