Una nuova delibera di Regione Lombardia definisce le attività della vigilanza ittico-venatoria e al contempo eroga un contributo economico di 91 mila euro alle province, ad esclusione della Provincia di Sondrio, e alla città Metropolitana di Milano, per il loro svolgimento.
Dell'importo complessivo messo a disposizione per l'anno in corso, 56 mila euro verranno utilizzati per attività di recupero e di trasporto di carcasse di ungulati selvatici e di fauna selvatica rinvenuta morta. 30 mila euro verranno invece destinati al recupero della fauna selvativa ferita o in difficoltà, mentre grazie alle restanti risorse, pari a 5 mila euro a favore alla provincia di Brescia, si potranno mettere in atto attività connesse alla gestione degli incubatoi ittici.
"Le risorse - ha spiegato l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni - saranno assegnate alle Province lombarde e alla Città metropolitana per assicurare la collaborazione del personale provinciale preposto alla vigilanza ittico-venatoria rispetto a funzioni amministrative in materia faunistico - venatoria che sono rientrate tra le competenze della Regione. L'accordo integra e precisa tali ambiti di attività del personale provinciale ed assicura un miglior raccordo anche con gli UTR (Uffici Territoriali Regionali), al cui interno sono ora allocate le attività in materia di agricoltura, caccia e pesca".
"Discipliniamo meglio questo lavoro incaricando la Polizia provinciale di consegnare ai centri assistenza la fauna ferita. Colmiamo una lacuna che oggi c'era e che rappresentava un pericolo per molti animali" ha aggiunto l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi.