“Remaschi fa pagare ai cacciatori le sue inefficienze politiche”, così un comunicato firmato da Sisto Dati, Vicepresidente Nazionale dell'Associazione Libera Caccia. “La Regione, infatti, - spiega Dati - ha dato la possibilità agli ATC di far pagare fino a 50 euro a cacciatore per la caccia in braccata al cinghiale”.
“Il provvedimento è ancora più grave se pensiamo che alcuni ATC, illegittimamente, avevano già messo questo balzello ancora prima delle delibera di Remaschi che uindi appare come una toppa ad un buco già aperto da chi non sa gestire i soldi dei cacciatori”. Secondo la nota di Anlc la Regione sta penalizzando le squadre, che, invece, sottolinea l'associazione, "rappresentano il vero argine dello straripamento dei cinghiali". “Da una parte si aumenta la tassa per chi caccia in braccata, da l'altra, non si chiede niente a chi pratica la caccia di selezione al cinghiale”. “Non capiamo la miopia di chi, dati alla mano, continua a non vedere coloro che, abbattendo 80.000 cinghiali all'anno, danno un vero aiuto al mondo agricolo.
Libera Caccia minaccia uno sciopero dei cacciatori aderenti alle squadre e invita la Regione a non aumentare le tasse e a prendere in considerazione le proposte che inviate per migliorare la gestione degli ungulati.