"La Provincia di Bolzano attua una gestione della fauna selvatica nel pieno rispetto delle norme, avendo ricevuto assegnata dallo Stato la competenza legislativa primaria sulla caccia. Va sottolineato che la normativa statale è in diversi punti sostanzialmente differente dalla normativa provinciale, con tutti i dubbi che ne conseguono per quanto riguarda il bene dell'ambiente e della fauna selvatica".
Lo affermano in una nota congiunta, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e l'assessore all'agricoltura e alle foreste, Arnold Schuler. "Perché mai - chiedono - una norma dello Stato, che giocoforza tiene conto delle condizioni medie presenti nel territorio statale complessivo, dovrebbe essere più adatta a gestire la nostra fauna di una norma provinciale che si adatta invece perfettamente alla realtà locale"? "Con riferimento a tale aspetto, la recente sentenza d'appello della Corte dei Conti, che condanna l'operato della Provincia relativamente ad alcuni prelievi straordinari di animali selvatici tra il 2010 e il 2014, manifesta evidenti incongruenze", proseguono Kompatscher e Schuler, sottolineando che "la pena pecuniaria inflitta (la sentenza d'appello della Corte dei Conti prevede un risarcimento di oltre mezzo milione di euro per l'ex presidente Luis Durnwalder, ndr) è enormemente esagerata rispetto ai fatti accaduti, che non hanno neanche lontanamente minacciato lo stato di conservazione soddisfacente delle specie oggetto dei prelievi".
I due membri della giunta altoatesina, dunque, ribadiscono "il continuo impegno della Provincia di Bolzano nel perseguire un miglioramento del sistema normativo che tenga conto alla situazione reale della natura, e della sua coesistenza con le attività umane, nel nostro territorio, utilizzando lo strumento
dell'autonomia; ma anche l'assoluta determinazione a continuare ad agire, per quanto riguarda la gestione della fauna, nella piena legalità. I risultati di questo impegno sono due norme di attuazione approvate che rafforzano come mai prima l'autonomia della Provincia di Bolzano in questo settore. Queste norme di attuazione riguardano proprio la possibilità di prelevare davanti certi presupposti delle specie non cacciabili, come la marmotta sul nostro territorio". La nota di Arno Kompatscher e Arnold Schuler si conclude sottolineando che "è cosa nota che negli ultimi anni tutti i decreti di prelievo in deroga di animali selvatici emessi dalla Provincia sono sempre stati adeguatamente motivati ed accompagnati dai pareri tecnici positivi previsti dalla normativa".