A seguito della riunione con la Regione Toscana sul calendario venatorio 2018 – 2019 predisposto dalla Giunta, Arci Caccia e Anlc hanno presentato le proprie osservazioni. “Le osservazioni – dichiarano in un comunicato le due associazioni - sono state messe agli atti dall’amministrazione regionale che si è fatta carico di analizzare la fattibilità delle nostre richieste su deroghe, appostamenti fissi e mobilità dei cacciatori (quest’ultima notizia ci è particolarmente gradita). Circa le nostre richieste su brevetti, e abilitazioni Enci, l’Assessore si è riservato di rispondere in separata sede, attendiamo fiduciosi. Ci rammarichiamo, invece, della risposta negativa ottenuta sulle quote per la caccia agli ungulati. Gestioni sbagliate non possono essere tamponate chiedendo ulteriori contributi ai cacciatori. Si cerchi piuttosto di amministrare meglio i fondi che ci sono”.
OSSERVAZIONI AL CALENDARIO VENATORIO:
Caccia al cinghiale
Per quanto riguarda i periodi di caccia al cinghiale in battuta in area vocata (punto 2.1) si ritiene di tornare alla precedente dicitura “nel rispetto dell’arco temporale di tre mesi consecutivi”; ciò al fine di evitare eccessiva frammentazione dei tempi di prelievo che può creare conflitti con le altre forme di caccia e problemi organizzativi in particolare nei distretti in cui vige il sorteggio delle zone.
Caccia in deroga
Si propone di introdurre il prelievo in deroga alle specie piccione torraiolo e tortora dal collare al fine di prevenire danni alle coltivazioni e ridurre problemi sanitari creati dal sovrannumero.
Addestramento cani
Si rileva la necessità di una riflessione sul periodo di addestramento cani ipotizzando di posticiparne l’apertura di una settimana per ridurre lo stress in particolare sui giovani dell’anno delle specie target tenuto conto dei cambiamenti climatici che ci consegnano fenomeni sempre più estremi, comprese ondate di calore straordinarie, in un periodo già di per se caldo e siccitoso
Mobilità
Reintrodurre la possibilità di caccia vagante alla migratoria con le 20 giornate di mobilità stante la riduzione numerica dei cacciatori e quindi il minore impatto sul territorio degli stessi.
Teleprenotazione Toscana – Umbria
Si chiede di risolvere la disparità di accesso ai sistemi di teleprenotazione tra le due regioni che sono penalizzanti per i cacciatori toscani.
Certificazione dei cani
Sussiste la necessità di chiarire la definizione di “cani da seguita” e “cani da ferma e da cerca” escludendo l’ esigenza di soggetti iscritti ENCI in quanto ciò sarebbe discriminatorio rispetto ad alcuni cacciatori in possesso di cani con le caratteristiche cino-venatorie di cui sopra ma senza certificato.
Da rivedere anche la necessità di possedere di abilitazioni rilasciate dall’ENCI per varie attività (es. braccata in art. 37).
Quote da versare da parte dei cacciatori di ungulati
Si ritiene eccessivo il limite massimo di 50 € previsti per la partecipazione dei cacciatori, iscritti ai distretti, al prelievo degli ungulati. Si ritiene più congrua la quota massima precedentemente fissata in 20 €.
Appostamenti fissi nell’area di Massaciuccoli
Il divieto di trasferimento di titolarità degli appostamenti fissi nell’area di Massaciuccoli ci vede contrari in quanto ciò porterebbe, progressivamente, alla fine di una forma di caccia storica e tradizionale di quell’area.