In questi giorni, gli addetti alle pulizie hanno avuto il loro gran daffare a spazzar via le voluminose matasse di capelli che i nostri politici (di destra e di sinistra) e i nostri guru della comunicazione (anche di Stato, quindi pagati anche da tutti noi) si sono strappati per sostenere che concedere ai sedicenni di essere accompagnati a caccia da cacciatori esperti era assolutamente diseducativo, anche perchè i sedicenni - purtoppo - "non sono maturi".
Ci auguriamo che abbiano la compiacenza di spiegarci perchè, allora, per esempio, il principale partito d'opposizione nel tenere le primarie per i candidati a sindaco e a presidente della provincia ha non solo consentito, ma sollecitato la partecipazione dei sedicenni, anche se - come tutti sanno - non hanno ancora diritto al voto. (Che l'abbiano fatto per avvicinare i giovani alla politica? Guarda un po'!!).
La senatrice radicale Donatella Poretti ha chiesto che venisse abbassata la soglia per poter decidere del proprio Testamento biologico a prima dei 18 anni. E la patente? Con tutti gli incidenti che purtroppo gravano sulla nostra gioventù (che va a letto all'ora in cui potrebbe alzarsi per andare a caccia), il Governo si appresta a varare un decreto che - pur inasprendo le pene e arrivando alla tolleranza zero su alcol e droghe al volante - intende introdurre il foglio rosa a 17 anni!
Benissimo. Basta intendersi. Ma che sia chiaro. La domanda è una e la risposta non può essere diversa a seconda del caso. Ovvero: I sedicenni e i diciassettenni, sono maturi o immaturi?
Che ce lo facciano sapere! Nel frattempo, noi, che pensiamo che la caccia possa essere anche maestra di vita per i giovani, ci dovremo adoperare per mettere in evidenza le contraddizioni di tali e tanti ciarlatani.