Nelle Marche la caccia si apre il primo settembre con l'anticipo ad alcune specie, tortora compresa. Si sparerà anche a colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, alzavola, germano reale e marzaiola. La stagione si chiuderà il 10 febbraio con il posticipo a cornacchia grigia, della gazza, della ghiandaia e del colombaccio.
Lo ha deciso la Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, approvando il calendario venatorio 2018 - 2019. L’atto, adottato su proposta dell’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni, è stato ora inviato all’esame della competente Commissione consiliare per la definitiva approvazione. "Con questi ultimi atti – spiega l’assessore Pieroni - si completa un percorso virtuoso, iniziato già da aprile con il prelievo selettivo del cinghiale ed il primo piano di controllo della specie, attraverso tutte le possibili iniziative rivolte ad una migliore gestione della fauna e contemporaneamente della salvaguardia delle colture agricole".
Anche per quest’anno le aperture per la caccia al cinghiale sono calendarizzate su base provinciale. E’ stato autorizzato inoltre il prelievo di daini e caprioli da metà agosto mentre già da aprile scorso è stato autorizzato il prelievo in forma selettiva al cinghiale per dare una risposta ancora più concreta ed incisiva in relazione al contenimento dei danni alle colture agricole. Il calendario approvato dalla giunta, come sempre, stabilisce che la fauna stanziale e migratoria abbattuta sia annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento e che i cacciatori debbano riconsegnare all’ATC di riferimento il tesserino di caccia entro marzo 2019. Per quanto riguarda il prelievo in deroga è stato previsto per lo storno, il piccione e la tortora dal collare nei giorni di apertura anticipata della caccia previsti dal calendario venatorio 2018/2019“.