Cacciatori livornesi hanno lanciato un appello al presidente della regione Claudio Martini per rivendicare una maggiore attenzione alla caccia. Vogliono più spazio e maggiore organizzazione entro la prossima stagione venatoria. La richiesta arriva in particolare dal circolo venatorio di Salviano, e nello specifico si richiede di consorziare le varie Atc toscane formando tre soli Atc: costiero, della pianura e montano. Con il risultato di risparmiare soldi pubblici e ottenere una migliore organizzazione.
“L’aumento nella nostra provincia di cinghiali, - dichiara il presidente Massimo Bonciani - a cui ora si sono aggiunti anche i daini, ha creato danni e rotto equilibri. Nel nostro territorio ci sono vigneti preziosi come quelli del Sassicaia e dell’Ornellaia. Il governatore ha attaccato tutte le appastature create per attirare questi animali. Dovrebbe sapere che esistono quelle illegali (al nero, un esemplare adulto frutta 700-800 euro), per la cui individuazione ed eliminazione ci battiamo anche noi, ma anche quelle legali che ci aiutano nel lavoro di contenimento. Nel 2008 il distretto A ha abbattuto oltre 800 cinghiali”. Il bracconaggio, come fare ad arginarlo? “Con investimenti nella polizia provinciale”.
“E’ inutile che la nostra provincia, tramite gli assessori Guerrieri e Garufo, lavori per un risultato quando a livello regionale non si danno risposte. C’è ancora poco tempo, poi si entrerà nel periodo delle elezioni”. Non solo caccia. “E’ un problema che investe anche altri settori — insiste Bonciani — perché non siamo soltanto sparatori. Siamo i primi a voler tutelare l’ambiente: domenica 26 aprile abbiamo aderito alla pulizia dei boschi livornesi organizzata dal distretto di caccia al cinghiale”.