L’assessore regionale lombardo alla caccia, Fabio Rolfi, è pronto a proseguire la propria battaglia per autorizzare la caccia in deroga. Dopo l'ennesimo parere negativo di Ispra, la Regione sta portando avanti la sua proposta, tanto che in questi giorni si stanno tenendo le consultazioni in Commissione Agricoltura per il provvedimento che vorrebbe consentire un prelievo contigentato di peppole, fringuelli e storni. In discussione rimane anche la deroga per l'approvvigionamento dei richiami vivi.
Lo conferma una nota della Lac, invitata in audizione dal Movimento 5 Stelle. "Non sappiamo ancora quale sarà la strada che verrà percorsa, ma in ogni caso la Regione vuole ancora investire le risorse di tutti i cittadini per difendere in sede legale la propria “incontinenza” venatoria da ricorsi e impugnazioni".
La Lac lombarda dichiara guerra agli uffici dell'assessore. "Se si perseverasse in questa direzione - scrive - , chiederemo ai funzionari regionali che vorranno seguire l’assessore in questa prevaricazione, che si preparino ad aprire i i rispettivi portafogli e a pagare di persona all’ufficio legale della Regione, il prezzo della condanna della Corte dei Conti che cercheremo di provocare (come già abbiamo fatto recentemente nella provincia autonoma di Bolzano) alla luce di uno spreco di denaro pubblico e di danni allo Stato che dura ormai da decenni. Non solo, si aspettino anche le sanzioni milionarie della Commissione europea che certamente non tollererà una nuova presa in giro da parte della Regione Lombardia".