Si è tenuta sabato 14 luglio la 55° assemblea nazionale della Federazione Italiana della Caccia. Approvato in segno positivo il bilancio consuntivo dell'anno 2017. “Una positività del bilancio mantenuta per tutti gli anni di questa Presidenza malgrado la contrazione dei praticanti e aumentando le spese e gli investimenti dedicati a settori ritenuti chiave, come gli uffici tecnico scientifici, le collaborazioni professionali, i finanziamenti di studi e ricerche e, non ultime, le spese legali sostenute per garantire il rispetto e la corretta applicazione delle normative nazionali ed europee” ha detto il Presidente Dall'Olio nella sua relazione. “Tutto questo – ha proseguito – è stato possibile solo grazie all’applicazione rigorosa di un modello di gestione che se dovesse venir meno riporterebbe in breve la Federazione alla situazione di dissesto del primo decennio del 2000”. Il presidente Fidc ha ricordato come l’impegno a darsi una sempre maggiore connotazione all’insegna della professionalità abbia portato Federcaccia a essere presente e ascoltata a quei tavoli di lavoro dove una volta sedevano solo i rappresentanti della controparte ambientalista.
Sono stati ricordati gli impegni della Federazione, da sola o con altri portatori di interessi, su più fronti a tutela dei propri iscritti e dei cacciatori in generale: dai necessari correttivi ai Dgls per il recepimento della cosiddetta Direttiva armi (la partecipazione a una audizione su questo tema è fissata per questa settimana) a un incontro con la sottosegretaria Gava del ministero dell’Ambiente, alla richiesta di un confronto con il ministro delle Politiche agricole Centinaio per richiamare lui e il suo Dicastero alle responsabilità previste dalla 157/92 e al rispetto delle deleghe che questa gli affida, sempre disattese negli ultimi anni da tutti i ministri dell’agricoltura succedutisi. Un cenno è stato dedicato alla lettera del ministero dell’Ambiente che invita le Regioni a non concedere la pre apertura alla tortora; una vicenda dettagliatamente spiegata dal dottor Sorrenti nel suo intervento a margine dell’assemblea, che il presidente ha ripreso per sottolineare l’immediata attivazione di Federcaccia e, trattandosi di una questione di respiro europeo, l’importanza di un sempre maggior ruolo presso Face Europa e attraverso questa presso la Commissione ambiente.
Nel corso dell’assemblea si è sviluppato un primo dibattito attorno alle future linee programmatiche che accompagneranno Federcaccia fino all’elezione della prossima Presidenza, prevista fra poco meno di un anno.Il presidente nazionale ha chiuso il suo intervento con un forte e sentito richiamo a non perdere di vista il tema dell’unità della rappresentanza del mondo venatorio, necessità prioritaria e per lui irrinunciabile per Federcaccia e per la caccia italiana e che ha guidato molte delle iniziative soprattutto della seconda parte del suo mandato. “Oltre a questo la Federazione si dovrà occupare professionalmente di caccia, una guida che ha accompagnato il lavoro di questi due cicli e che dovrà accompagnare necessariamente anche i prossimi”.