Su ricorso del Wwf contro il Calendario Venatorio 2018 – 2019, il Tar dell'Umbria ha accolto la domanda sospensiva rinviandone la decisione al 4 dicembre 2018.
La sospensione è così motivata dal Tar - "... ritenuto, ferma restando la validità in regime di prorogatio del piano faunistico venatorio scaduto il 21 luglio 2014, che l’istanza di sospensione del calendario venatorio impugnato appare suscettibile di positiva definizione nella parte in cui dispone la preapertura della caccia pur in assenza di adeguati piani di abbattimento selettivi previsti dalla normativa di settore - si basa sul fatto che il Piano Faunistico venatorio vigente (in regime di proroga) è scaduto il 21 luglio 2014".
Il WWF aveva collegato la sua richiesta a una serie di vizi di forma, in particolare la mancanza di allegati del parere di Ispra, della Consulta Regionale e della delibera di giunta. A quanto sembra, dunque, risulterebbe sospesa la caccia in preapertura a alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza e quella in selezione agli ungulati.
Ci si augura che la Regione si adoperi al più presto per ovviare a queste difficoltà in cui si trovano tanti cacciatori umbri.