Le Associazioni Venatorie Sannite Arcicaccia, Anuu, Eps, Italcaccia e Libera Caccia in un comunicato rivolgono il proprio appello agli Agricoltori affinchè modifichino le proprie attività a tutela dell'ambiente.
"Siano cauti nelle bruciature delle stoppie, attivi nel mantenimento dei prati a pascolo, nell’uso controllato dei fitofarmaci" scrivono, sottolineando come la Regione, l’Atc, il mondo venatorio tutto, devono impegnarsi a sostenere queste politiche di biodiversità. "I nemici per la vita della fauna selvatica sono il consumo indiscriminato del suolo, la cementificazione", sottolineano. "Produrre ambienti ospitali per la fauna migratoria e per quella stanziale, passare dal “pronta caccia” alla produzione di piccola selvaggina, alla buona selvaggina di cattura, è la risposta alla decadenza e alla speculazione venatoria", si legge nel comunicato.
"Vanno messe in campo tutte quelle iniziative contro il bracconaggio”, prosegue la nota, che, riferendosi in particolare ai compiti dell'Atc, invita anche a "potenziare le attività cinofile e cinotecniche, in accordo con gli agricoltori e proprietari dei fondi, per migliorare l’attrattività del nostro bel territorio sannita ed implementare le iniziative sul turismo venatorio, coinvolgendo i cacciatori e le loro famiglie. Queste sono la via, che, ove praticata, ha dato risultati concreti".
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