Controllano i cacciatori durante l'attività venatoria, comminano sanzioni, effettuando anche sequestri di animali e delle armi e munizioni da caccia, qualora riscontrino irregolarità. Ma non hanno il potere di farlo. E' questa la denuncia della Libera Caccia Umbra in relazione ad alcuni controlli ritenuti irregolari. A partire dal coordinatore regionale delle guardie del Wwf, Sauro Presenzini, che, in più occasioni, dice Anlc, alla richiesta di mostrare il decreto della Provincia di Perugia che legittima a svolgere l'attività, si sarebbe limitato a mostrare il tesserino di appartenenza al Wwf, il che non dà alcun diritto di per sé alla vigilanza.
A fare queste rimostranze, sul quotidiano Il Corriere dell'Umbria, è il Presidente di Anlc Umbria, Lando Loretoni, il quale fa sapere di aver dato mandato al legale dell'associazione per le opportune verifiche. L'Avvocato Vaccari ha dunque chiesto alla Prefettura a Regione e Provincia di Perugia di chiarire definitivamente se Presenzini e altre guardie volontarie hanno effettivamente il decreto per svolgere le funzioni di vigilanza venatoria. Risulterebbe all'associazione che il coordinatore delle guardie Wwf è invece in possesso solo del decreto prefettizio che permette di partecipare ai programmi ambientali gestiti da enti pubblici ma non ammette attività autonoma di vigilanza.
Già a febbraio scorso la Provincia di Perugia, dopo analoga denuncia sempre della Libera Caccia, aveva fatto presente di non aver rilasciato decreti per Presenzini e altri iscritti al Wwf, ma è evidente che occorre un intervento più deciso e una risposta definitiva, affinchè sia verificata l'esistenza di comportamenti penalmente rilevanti.
Infine un consiglio ai cacciatori. In caso di controllo occorre sempre mantenere la massima calma e chiedere alla guardia di esibire il decreto della Provincia che li autorizza. Se dovesse rifiutare, è il consiglio di Anlc Umbria, chiedere l'intervento delle Forze dell'ordine.