L'ambientalista con la picozza (o meglio, martello da geologo) Mario Tozzi, fra una martellata e l'altra nei crateri dei vulcani, trova il tempo di sproloquiare contro la caccia. Dopo la caduta di stile sul magazine della Coop, ci riprova su Greenreport.it. Parte dalle menzogne sulla caccia e gli italiani, artatamente diffuse in rete dalla congrega di cui fa parte, per ribadire che non è concepibile uccidere per divertimento.
E' un "profondo" pensiero e d'avanguardia, che dimostra di quale livello (chiaramente non eccelso) sia la sua preparazione storica, filosofica e culturale. Tanto perchè si dia un'infarinatura - glielo consigliamo perchè non faccia brutte figure nei salotti - lo invitiamo a rispolverare il concetto di vita e di morte (indissolubilmente legato dalle leggi natura, e chiaramente presenti nella natura "umana"), analizzato da Sigmund Freud, e soprattuto gli consigliamo di frequentare un po' di più i campagnoli (non solo cacciatori) che abitano il parco dell'arcipelago di cui lui è presidente. Da loro sì che imparerebbe qualcosa di utile per la sua attività di imbonitore televisivo.
Già che ci siamo, ci piacerebbe che ci spiegasse perchè, lui che dovrebbe essere obiettivo, imparziale e distaccato e, quindi, lontano dalle tentazioni terrene, si affaccia in televisione a promuovere la vendita di un noto modello di automobile giapponese. Lo fa per divertimento? No. Lo fa perche ci crede? Chissà. Lo fa perche lo pagano profumatamente? Boh! Perchè non ci dice perchè lo fa. E, se ne trae vantaggio economico, dove impiega quei soldi che probabilmente prende par quella che in gergo giornalistico chiamavano "marchetta"? Non li impiegherà mica per suo personale divertimento?!! Ce lo dica, Tozzi, ce lo dica. Noi, sommessamente, non crediamo che lo faccia per un....Tozzi di pane!
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