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News Caccia

Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate


venerdì 3 agosto 2018
    

Marco Remaschi Assessore Agricoltura Toscana
 
 
Pochi giorni fa si è tenuto un incontro con i rappresentanti della CCT in Regione sulla necessità, per la realizzazione di appostamenti fissi di caccia, di evitare la procedura di incidenza ambientale nei siti Natura 2000.
 
A seguito della riunione, una nota della Regione Toscana dà ulteriori dettagli sulle procedure semplificate in via di definizione. "La nuova modulistica semplificata sarà disponibile presso gli uffici caccia territoriali a partire dall'ultima settimana di agosto" fa sapere la Regione, che si farà carico delle valutazioni di incidenza in un successivo momento, evitando dunque l'obbligo per gli utenti di doverla effettuare tramite un professionista privato.

"Certamente – ha commentato l'assessore Remaschi - non è semplice contemperare la necessaria attenzione per qualsiasi tipo di intervento in aree particolarmente delicate come i siti Natura 2000 e l'impegno alla semplificazione che la giunta regionale si è impegnata a portare avanti in ogni ambito di competenza; quello compiuto oggi rappresenta sicuramente un ulteriore piccolo passo nella direzione giusta, anche se il percorso da fare ancora è lungo e richiede l'impegno continuo sia della parte politica che di quella tecnica".

"Un ringraziamento alle associazioni venatorie toscane, che in un'ottica di collaborazione, si sono rese disponibili a individuare una strada comune - ha evidenziato Federica Fratoni. "L'applicazione corretta e virtuosa delle norme comunitarie - ha proseguito - si riferisce ai casi concreti e non può che essere frutto di un confronto positivo fra le parti. Sono sicura che troveremo le forme più idonee che, a regime, garantiranno il rispetto delle regole senza appesantire gli adempimenti formali a carico dei cacciatori" .

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16 commenti finora...

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

Che bello che era quando non esistevano questi siti di caccia quando non pensavamo alle pieghe e alle strozzature ,quando a caccia andavamo col barchino e con le cartucce di cartone .

da Anticante 06/08/2018 15.31

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

invia il tuo commento e poi li eliminano?

da bohhhhhh 06/08/2018 14.50

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

Ma gli altri 10 commenti?

da Ivo 05/08/2018 19.00

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

Oikos =federcacca

da Federcacca e legambiente stessa brutta gente 05/08/2018 18.59

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

tra i compiti degli ambiti territoriali di caccia figurano attività importanti, come la tutela della fauna selvatica e il ripristino degli habitat. Essi rappresentano infatti uno degli elementi fondanti e più innovativi della normativa nazionale: il loro snaturamento costituisce lo svuotamento del diritto stesso in materia; gli ambiti territoriali di caccia, inoltre, non possono divenire strumenti di lucro e neppure operare in conflitto di interesse, laddove i soggetti componenti i comitati di gestione operino poi anche attraverso società o enti in cui sono rappresentati; i bilanci degli ambiti territoriali sono generalmente rilevanti, a dispetto di quanto si sia portati a credere, e risulta, ad esempio, all'interrogante che i crediti dichiarati dalle quote cacciatori per ambiti territoriali di caccia Firenze-Prato, ammontano a circa 2,3 milioni di euro, o nel bilancio degli ambiti territoriali di caccia Siena, a 445 mila euro nel 2015 e addirittura a 1,55 milioni di euro nel preventivo 2016; la legge regionale della Toscana sull'attività venatoria, modificata a seguito della sentenza della Corte costituzionale del 2016, prevede la costituzione di una centrale unica di committenza, quale organismo di controllo della gestione del denaro pubblico circolante negli ambiti territoriali di caccia, ma al momento tale organo non sembra essere ancora stato attivato –: in quali forme, con quale frequenza e con quali esiti sia stata e sia esercitata la vigilanza sulle attività delle associazioni venatorie prevista dalla legge nazionale da parte del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. (5-11721)

da cercare cercare 03/08/2018 21.54

Re:Appostamenti in siti toscani Natura 2000, procedure semplificate

tto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-11721presentato daGAGNARLI Chiaratesto diLunedì 3 luglio 2017, seduta n. 825 GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: ai sensi delle normative vigenti, alle associazioni venatorie – che sono sottoposte alla vigilanza del Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali – è fatto esplicito divieto di avere finalità diverse da quelle istituzionali e dunque esse non possono, nella forma e nella sostanza, avere fini di lucro; nella regione Toscana l'associazione Federcaccia ha costituito da tempo, con proprio capitale, la società «Oikos», presente nel registro delle imprese della Camera di commercio di Firenze; l'Arcicaccia ha dato vita alla società «Gaia srl», iscritta anch'essa al registro delle imprese della Camera di commercio di Firenze. Gli statuti delle due società riconoscono le finalità di impresa e perciò l'esercizio di attività commerciale; snaturando le finalità perseguite dalla normativa nazionale, legge n. 157 del 1992 (articolo 23), nella regione Toscana l'introito della tassa di concessione regionale a cui sono sottoposti i cacciatori viene destinata per l'80 per cento agli ambiti territoriali di caccia; tali organismi sono stati istituiti con la legge succitata con la precisa finalità, infatti, di instaurare il legame del cacciatore con il territorio e dunque di costituire una forte forma di responsabilizzazione nei confronti di chi esercita l'attività venatoria, e non certo con quella di essere un bacino economico; tra i compiti degli ambiti territoriali di caccia figurano attività importanti, come la tutela della fauna selvatica e il ripristino degli habitat. Essi rappresentano infatti uno degli elementi fondanti e più innovativi della normativa nazionale: il loro snaturamento costituisce lo svuotamento del dir